Si è svolta il 5 agosto 2019 alle ore 12,00 circa la seduta della Comunità del Parco dell’Arcipelago Toscano. Il Vice Presidente, sindaco di Marciana Marina, Gabriella Allori, ha dato il via alla seduta che prevedeva come primo punto all’ordine del giorno l’elezione del Presidente della Comunità del parco. Nell’ottica della continuità l’assemblea ha votato il Sindaco di Portoferraio Angelo Zini nuovo Presidente della Comunità del Parco, con il largo consenso di 9 voti favorevoli e tre astenuti, al posto di Mario Ferrari decaduto con le elezioni amministrative recenti.
Angelo Zini ha ringraziato l’assemblea per la sua elezione ripromettendosi di far funzionare al meglio questo importante organo del Parco Nazionale, fondamentale per attivare una efficace e leale collaborazione tra il territorio, le comunità locali e l’ente gestore dell’area naturale protetta.
Il Presidente Zini ha condotto poi l’assemblea per la decisione sulle designazioni dei due membri del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, in sostituzione di Ruggero Barbetti e Anna Bulgaresi, decaduti con le elezioni amministrative del 26 maggio 2019. Anche in questo caso, sono state riconfermate le rappresentanze dei comuni di Capoliveri e Marciana con i rispettivi vice sindaci Ruggero Barbetti e Susanna Berti che rimarranno in carica fino allo scadere del Consiglio direttivo a fine 2019.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare agli inizi di luglio aveva già richiesto le designazioni per la composizione del nuovo consiglio direttivo del Parco per il periodo 2020-2024, per questo nella seduta è stato aperto il dibattito anche per la scelta dei futuri quattro consiglieri del Parco. In questo caso il dibattito è stato più articolato con interventi da parte di tutti i membri della Comunità del Parco che hanno proposto diverse candidature.
Al termine della votazione, condotta a termini di regolamento, sono stati designati Ruggero Barbetti, Susanna Berti, Angelo Banfi e Stefano Feri, figure che hanno raccolto un consenso trasversale tra i vari Comuni, sia elbani, che delle isole minori, per la disponibilità e l’esperienza già dimostrata in passato nelle vicende istituzionali dell’area protetta. Hanno ottenuto voti anche Davide Montauti, Cinzia Battaglia e Mario Pellegrini.
Alla riunione erano rappresentati 12 membri sui 13 totali: tutti i Comuni elbani ad eccezione di Porto Azzurro, che non ha potuto inviare propri rappresentanti per impegni inderogabili, il Comune di Livorno, le due isole di Giglio e Capraia, le due Province di Livorno e Grosseto e la Regione Toscana. Presenti alla seduta anche il presidente del PNAT Giampiero Sammuri e il direttore Maurizio Burlando. In conclusione il presidente Sammuri ha ringraziato tutti e approfittando della larga partecipazione alla seduta ha chiesto la collaborazione degli Amministratori dell’Arcipelago Toscano a supporto delle scelte strategiche di interesse comune che il Parco dovrà affrontare nell’immediato futuro.
Che cosa è la Comunità del Parco
1. La Comunità del Parco è costituita dal Presidente della Regione Toscana, dal Presidente delle Province di Livorno e Grosseto, dai Sindaci dei Comuni del territorio di competenza dell’Arcipelago Toscano.
2. La Comunità del Parco è organo consultivo e propositivo dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano. I documenti della Comunità del Parco sono acquisiti e conservati presso la sede dell’Ente Parco.
3. La Comunità del Parco elegge al suo interno un Presidente ed un Vice Presidente e si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del suo Presidente.
4. La Comunità del Parco può riunirsi altresì su richiesta del Presidente dell’Ente Parco o di almeno un terzo dei suoi componenti. La riunione deve tenersi entro venti giorni dalla richiesta.
5. In caso di assenza o impedimento i soggetti indicati al comma 1 potranno designare un sostituto a partecipare alla seduta a mezzo di delega scritta che dovrà rimanere agli atti della seduta.
La Comunità del Parco svolge i seguenti compiti:
a) designa quattro rappresentanti per la formazione del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco. La designazione dei rappresentanti della Comunità del Parco avviene a maggioranza dei votanti e ciascun elettore non può votare più di tre nominativi. Qualora la designazione riguardi un numero inferiore (quattro, tre, due) l’espressione del voto è limitata ad un numero di preferenze inferiore di una unità rispetto al numero dei designandi;
b) partecipa, ai sensi dell’art. 12, comma 3, alla definizione dei criteri riguardanti la predisposizione del Piano del Parco indicati dal Consiglio Direttivo;
c) esprime parere obbligatorio sul Piano del Parco predisposto dall’Ente;
d) esprime parere obbligatorio sul Piano del Parco deliberato dal Consiglio Direttivo, ove venga modificato rispetto a quello predisposto dall’Ente e sul quale la Comunità aveva espresso parere;
e) avvia, ai sensi dell’art.14, comma 2, contestualmente all’elaborazione del Piano del Parco, un Piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attività compatibili, che, previa motivata valutazione del Consiglio Direttivo, sottopone all’approvazione della Regione Toscana e vigila sulla sua attuazione;
f) esprime parere obbligatorio sul bilancio e sul conto consuntivo dell’Ente Parco;
g) esprime parere obbligatorio sul Regolamento del Parco;
h) esprime parere obbligatorio su altre questioni, a richiesta di almeno un terzo dei componenti il Consiglio Direttivo;
i) esprime parere obbligatorio sullo Statuto dell’Ente Parco e sulle eventuali revisioni;
j) adotta il proprio regolamento di organizzazione.
I pareri richiesti alla Comunità del Parco sono espressi ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 16, della legge 7 agosto 1990, n. 241. Laddove tali pareri abbiano carattere obbligatorio, essi dovranno essere resi entro il termine di giorni quarantacinque dalla richiesta. Il predetto termine potrà essere interrotto una sola volta in presenza di manifestate esigenze istruttorie; in tal caso il parere verrà reso definitivamente entro 15 giorni dalla ricezione degli elementi istruttori richiesti. Nel caso di decorso del termine anzidetto senza che sia stato comunicato il parere o senza che la Comunità del Parco abbia rappresentato esigenze istruttorie, è in facoltà dell’Ente Parco di procedere indipendentemente dall’acquisizione del parere.