Promessa mantenuta e quindi primo incontro pubblico 'generalista' per dire e ascoltare, dire cosa si cominciato a fare nei primi mesi e ascoltare i suggerimenti delle persone intervenute.
La prima nota interessante è stata la discreta partecipazione, nonostante il meteo avverso, una presenza che si è tradotta in decine di suggerimenti agli amministratori, a testimonianza, è parso, di un clima di fiducia verso chi si ritiene si stia impegnando per il Bene Comune.
Una raffica di segnalazioni che potrebbe forse trovare il modo di essere istituzionalizzata dal Comune, con una email dedicata, una pagina FB, una buca per le lettere dedicata all'ingresso del Municipio.
Una saldatura insomma tra cittadini 'semplici' e cittadini-amministratori, che però presuppone, per rispondere adeguatamente, una capacità organizzativa della famosa 'macchina comunale' che ancora non c'è, ha detto il Sindaco Angelo Zini, sottolineando come manchino all'appello almeno una quindicina di dipendenti (oggi sono meno di 60).
Una situazione, ha ricordato il Sindaco, alla quale si sta rimediando con l'avvio delle procedure per l'assunzione di due figure apicali strategiche (comandante polizia municipale e ufficio tecnico-edilizia privata) e, inizio 2020, un paio di vigili urbani.
Migliore la situazione su altri versanti - è stato detto - dalla disponibilità finanziaria all'avvio dei bandi (tutti scaduti da tempo) per garantire continuità ai servizi di base, fino all'inizio di una programmazione di opere pubbliche.
Ricominciata la tessitura di relazioni con Enti sovraordinati, dall'Autorità Portuale alla Regione, dal Parco ai Ministeri.
Paventato il rischio di un fallimento della Gestione Associata del Turismo (che oggi incamera 3 milioncini dal contributo di sbarco che potrebbero essere usati per opere comprensoriali e la mobilità sostenibile) e con essa di un ritorno alla parcellizzata tassa di soggiorno a gestione comunale.
Annunciati prossimi incontri di 'quartiere' e, tra le righe, la decisione, che sarebbe già stata presa, per l'abbattimento dei 160 pini di San Giovanni ritenuti pericolosi (immaginiamo che vi sia per ognuno una certificazione della SIA-Società Italiana di Arboricoltura-, che siano state fatte prove di trazione, ecc...) da sostituire 'contestualmente' - è stato detto - con altri alberi; su questo aspetto, in attesa di avere maggiori informazioni (verranno realizzate la rotonda e la pista ciclabile), informiamo che gli alberi sani, anche grandi, si possono spostare con spese modeste rispetto al contributo ambientale fornito.
Il cambio di paradigma necessario nel cambiamento climatico nel quale siamo immersi si misura insomma nella pratica concreta.
CR