“Credo che sia arrivato il momento di dare risposte sincere agli interrogativi che sorgono nel seguire l’andamento delle questioni inerenti l’Aeroporto dell’Elba (non di Marina di Campo, ma dell’Elba) – afferma il presidente di Cna Maurizio Serini - e credo che le stesse domande se le debbano porre anche tutte le parti interessate al mantenimento e sviluppo dello scalo Elbano, perché vogliamo capire cosa realmente sta succedendo, ed è ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Prima di intervenire abbiamo aspettato l’iniziativa “Si Livorno va avanti” svoltasi a Livorno il 12 Novembre in CCIAA dove tutte le Associazioni di Categoria e Sindacali hanno sottolineato le esigenze infrastrutturali della nostra provincia alla presenza della Regione Toscana, Enti territoriali e Comuni, abbiamo aspettato anche dopo l'articolo del 18 ultimo scorso da parte dell'amministrazione Riese, ed abbiamo aspettato anche l'esito della Conferenza dei Sindaci avvenuta il 19: adesso basta aspettare.
Proprio nel documento elaborato per l'evento in Cciaa era ed è presente, ovviamente, anche l'aeroporto Elbano che si presentava con una valutazione di sostenibilità e sviluppo decisamente migliore rispetto al passato, tutto grazie al lavoro svolto negli ultimi mesi in concerto tra l’Ente Camerale, le Associazioni di Categoria, Alatoscana, i Comuni elbani, la Gestione Associata del Turismo e altri soggetti che hanno sostenuto il precorso individuato: si aveva l'impressione che, per una strana combinazione cosmica, questa sarebbe stata l'unica occasione della storia Elbana dove si trovava unità di intenti per una strategia territoriale di fondamentale importanza.
Ebbene no – continua Serini - anche questa volta gli interessi personali hanno sopraffatto quelli generali: il sindaco Corsini del Comune di Rio, unico fuori dal coro tra le Amministrazioni Elbane, che nei mesi precedenti ha portato la discussione in merito oltre i limiti delle tempistiche che erano richieste (nonostante le sollecitazioni continue da parte di tutti i soggetti interessati), ha presentato un parere legale di uno studio privato che indica dubbi sulla procedura individuata per la creazione del fondo di garanzia, linea confermata proprio nell'ultima Conferenza dei Sindaci. Vogliamo capire allora – sottolinea il presidente di Cna - come mai il parere non sia stato richiesto all'Avvocatura della Regione Toscana, organo competente sull'oggetto, ci chiediamo come mai non si sia voluto il confronto tecnico con la struttura della Camera di Commercio e ci chiediamo quale sia il reale motivo dell'allontanamento dell'Amministrazione Riese dal percorso individuato.
Ovviamente, in attesa di queste risposte, continueremo a lavorare nel merito, in vista dell'incontro del 10 Dicembre a Firenze presso gli uffici Regionali, e sarà fatta richiesta formale all'Avvocatura della Regione Toscana di valutazione sulla procedura in oggetto. Rimane il rammarico di vedersi ripetere ancora la stessa storia di un’Isola divisa, incapace di percorrere una strada in cui prevalga il bene comune”.