Al Sindaco Zini di Portoferraio
Al Sindaco Corsini di Rio Elba
L’imposta municipale di sbarco/soggiorno si configura come un tributo avente la finalità di correggere i danni ambientali prodotti dall’impatto del turismo su un determinato territorio. Purtroppo da una rilevazione effettuata dall'Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno - curato dal centro studi Panorama Turismo JFC - le Amministrazioni Comunali in tutta Italia, a causa della forte corruzione e della loro inadempienza amministrativa, faticano a dichiarare con chiarezza gli investimenti e si assiste ad una notevole diversità nella gestione di tali fondi, come dall'elenco che segue:
“eventi e manifestazioni” (16,4%);
“restauro e manutenzione musei e monumenti” (13,3%);
“strade ed il miglioramento della viabilità interna” (8,2%);
”arredo pubblico” (7,6%);
“sostegno agli uffici IAT” (5%);
“pulizie e decoro cittadino, al verde pubblico” (4,8%);
"realizzazione di sito web (3,8%) e “wi-fi e hotspot” (3,6%)
Il contributo di sbarco/tassa di soggiorno è stato istituito dal DL 23 del 24 marzo 2011 e successive con il ddl n. 2630 del 2017. Questa legislazione indica con chiarezza le finalità e gli ambiti di utilizzo del ricavato di questa tassa di scopo ….. l'imposta finanzia interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori.”
UTILIZZO DEI PROVENTI DELLA TASSA DI SBARCO NEI COMUNI ELBANI
Il contributo di sbarco è entrato in vigore per i comuni elbani nel luglio 2013 con un accordo intercomunale che prevede ad oggi i seguenti ambiti:
1. la riscossione della tassa di sbarco da parte delle compagnie di navigazione;
2. una delega-convenzione per la riscossione e la gestione di questi proventi con il Comune di Capoliveri, attraverso la costituzione di un ente denominato Gestione Associata per il Turismo (GAT).
3. dal 2013 al 2019 gli allora sindaci e quelli che sono seguiti, hanno consentito alla GAT, una gestione dei proventi milionari prevalentemente nella promo-commercializzazione delle imprese elbane e dell'immagine turistica dell'Elba con una ripartizione residuale di fondi per ogni singolo comune, come risulta dal regolamento dell'Ente , dai verbali delle riunioni comprensoriali e dalla approvazione del regolamento dei comuni dell'isola ed, in ultimo, dalle dichiarazioni mediatiche del suo Presidente.
La convenzione con la GAT ed il suo operato ha disatteso i principi e gli scopi vincolanti della tassa di sbarco, istituita e finalizzata al supporto della popolazione residente, dei luoghi culturali, paesaggistici, e della difesa dell'ambiente per il forte impatto del flusso turistico stagionale. Anzi i proventi paradossalmente sono stati utilizzati “nella promo-commercializzazione delle imprese elbane e dell'immagine turistica dell'isola” (parole prese dal regolamento della GAT del 2016), proprio per incrementare il flusso turistico e l'impatto ambientale stagionale balneare.
Siamo in presenza di un utilizzo politico-amministrativo improprio di risorse pubbliche, che avrebbero dovuto migliorare la raccolta di rifiuti (con una diminuzione del costo del servizio), il trasporto, la viabilità intra-isolana, l'accoglimento dei turisti, la manutenzione, la promozione paesaggistica dei luoghi culturali e la valorizzazione museale.
Già nel 2015 gli attivisti locali del M5S di Portoferraio avevano sollevato sui media il problema della trasparenza della rendicontazione dei proventi del contributo di sbarco da parte dei comuni, della GAT ( e della partecipata “Caput Liberum” del comune di Capoliveri, che riceve cospicui introiti annuali per centinaia di migliaia di euro per servizi resi proprio alla GAT). Al Capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle si chiede di valutare eventuali iniziative politiche ed amministrative nel merito specifico, quali ad esempio indirizzi regionali che possano chiarire, senza ambiguità alle giunte comunali di tutta la regione, come impegnare virtuosamente gli introiti provenienti da questa tassa di scopo, in particolare nei territori a forte impatto turistico.
Si riassumono le criticità e le zone poco trasparenti nella gestione delle risorse pubbliche provenienti dal contributo di sbarco dei comuni dell'isola d'Elba:
1) la maggior parte dei proventi (oltre il 70 %) sono gestiti dalla GAT, ente che ha come fine esclusivo la promo-commercializzazione turistica, non prevista fra gli scopi che hanno determinato l'istituzione della tassa
2) Alcune quote residue del BUDGET MILIONARIO ANNUALE vengono distribuite (secondo il regolamento della GAT) ai comuni e quest'ultimi spesso ripiano impropriamente i loro bilanci.
3) L'ultima rendicontazione della GAT, consultabile agevolmente in rete sul sito del comune di Capoliveri, risale al 2015.
4) Nei comuni isolani risultano difficilmente rintracciabili, voci di bilancio specifiche sull'impiego del contributo di sbarco, magari consultabili agevolmente sui siti municipali per la legge sulla trasparenza amministrativa.
5) Nell'isola d'Elba la classe politica, colludendo con imprese ed associazioni di categoria, si è appropriata indebitamente di queste risorse della fiscalità dei cittadini eludendo gli scopi principali per i quali la tassa era stata istituita a scapito della comunità dei residenti, (gestione dei rifiuti, accoglienza e manutenzione del territorio, valorizzazione e manutenzione dei beni culturali, accessibilità e trasporti locali).
I risultati e dell'impiego dei proventi della tassa di sbarco per i residenti isolani si possono riassumente:
ZERO EURI/RISULTATI per la realizzazione di opere comprensoriali per valorizzare l'accoglienza in tutta l'isola, per interventi in materia ambientale, per gestire la mole dei rifiuti estivi, per collegamenti stradali e marittimi fra località balneari, per parcheggi pubblici alle spiagge, per la valorizzazione e la fruibilità delle opere museali.
ZERO EURI/RISULTATI per benefici alla popolazione dei residenti costretti all'impatto annuale dei villeggianti estivi che invadono l'isola rendendola impraticabile (a noi isolani !) dal primo di luglio al 30 di agosto.
ZERO BENEFICI della popolazione residente, che pagano tariffe sui rifiuti fra le più alte in Toscana.
ZERO EURI PER TRASPORTI INTERNI con viabilita' sempre piu' difficile in alta stagione.
Ribadendo che la promo-commercializzazione turistica è l'antitesi degli scopi della tassa di sbarco, al momento più di 5 milioni di euro sono stati spesi negli ultimi cinque anni, in totale assenza di progetti comprensoriali e territoriali finalizzati a migliorare l'accoglienza turistica, la valorizzazione culturale del territorio e la qualità vita dei residenti isolani (vedi allegati 1 e 2 ).
TASSA DI SBARCO O TASSA DI SOGGIORNO
Gli sbarchi si effettuano esclusivamente nei comuni di Portoferraio e Rio, mentre negli altri comuni si distribuiscono solo presenze turistiche. Quindi si sarebbe dovuto per chiarezza procedere all'applicazione della tassa di sbarco per Rio e Portoferraio ed applicare il la tassa di soggiorno nei restanti comuni di Capoliveri, Campo, Porto Azzurro, Marciana e Marciana Marina.
La tassa di soggiorno è in vigore nella maggior parte dei comuni italiani a vocazione fortemente turistica con costi che arrivano ad essere 10 volte l'attuale tassa di sbarco per raggiungere l'isola d'Elba (esempi approssimativi in euro per 7 gg di pernottamento: Viareggio 18, S. Vincenzo 12, Follonica 30, Talamone 25).
L' indirizzo politico-amministrativo del contributo di sbarco ha comportato una scelta molto penalizzante per le risorse economiche di tutti i comuni elbani, in particolare per Portoferraio e Rio. Inoltre dal 2013 al 2019 i risultati della GAT evidenziano un trend negativo per una complessiva diminuzione delle presenze dei turisti balneari nell'alta stagione ed una stagnazione per il turismo tematico di bassa stagione (in un contesto regionale di risultati molto positivi).
Ma davvero qualcuno o qualche istituzione pensa che pagare una tassa di soggiorno, ad esempio di 5 euro a persona per il pernottamento di una settimana in campeggio, appartamento o albergo (e strutture affini), potrebbe danneggiare il settore turistico? Ma chi paventa addirittura una catastrofe sui flussi turistici ha conoscenza che i 5 euro esigibili nel 2020 risulterebbero essere una delle tasse di soggiorno più basse d'Italia fra i luoghi ad alto impatto turistico? Oppure l'allarmismo strumentale di parte vuole mantenere un palese favoritismo per gli affittuari di appartamenti “in nero” e perpetuare un danno per l'erario e per la maggior parte degli operatori onesti del settore?
Certo la riscossione comporta per i gestori turistici un flusso di cassa con un costo che seppur minimo dovrebbe essere indennizzato, magari riducendo le tariffe per i rifiuti.
I comuni di Portoferraio e di Rio sono stati fortemente penalizzati dalla convenzione con la GAT che scadrà a dicembre 2019. Ai Sindaci Corsini e Zini, un plauso per avere manifestato una volontà di cambiamento, ma si chiede di porre fine alle dichiarazioni in politichese e di passare con decisione ad atti di trasparenza amministrativa e di coraggio politico, liquidando l'opaca ed inappropriata convenzione in essere con la GAT. Questi due comuni potrebbero procedere verso un sodalizio amministrativo per la riscossione del contributo di sbarco (magari come primum movens verso una vera e propria fusione dei due municipi per continuare a promuovere un autentica opera di semplificazione amministrativa e di governo dell'isola). Gli altri comuni potrebbero procedere nei tempi che saranno loro necessari per l' organizzazione della riscossione della tassa di soggiorno.
Riesi e Ferajesi sono la principale porta d'ingresso ma gli ultimi dell'isola nei gradimenti turistici, forse proprio a causa ed al fronte di problematiche di impatto ambientale, caratterizzate da una viabilità critica e congestionata, da una difficile gestione e manutenzione museale, da una accoglienza elusa, da una cura mancata del territorio portuale, vetrina di transito di centinaia di migliaia di vetture di turisti.. Questi gli scopi principali di un impiego virtuoso della tassa di sbarco e dovrebbero “Riesi e Ferajesi...essere i primi per un rilancio di tutta l'isola”.
Claudio Coscarella
ALLEGATO n° 1- Interventi finanziati impropriamente con i soldi del contributo di sbarco
1) Film Corto Elba eredità di Napoleone
2) Frantoio comprensoriale (a Portoferraio)
3) Ristrutturazione edilizia del commissariato
4) Portale Visit Elba – propaganda dell'immagine dell'Elba sulla rete
5) Promo commercializzazione delle imprese elbane per partecipare e promuovere eventi nazionali ed internazionali
6) Incarichi professionali “troppo esosi” a Società di Marketing Turistico.
Interventi dei quali la realizzazione appare lontana.
Canile comprensoriale (280.000...che si aggiungono ad una donazione privata di 650.000 euro !!)
Rotonda di San Giovanni (70.000?)
Aeroporto nel (già finanziato dalla RT per 3.000.000 con gara andata deserta ed adesso si dovrebbero aggiungere altri 800.000 euro dei comuni con il contributo di sbarco, per portare qualche migliaio di turisti dalla Svizzera e dalla Germania. Il costo per la collettività per ogni passeggero (ipotizzando 5000 passeggeri/anno) sarebbe di circa 700 euro a trasportato!
ALLEGATO N° 2- tabella riassuntiva dei proventi della tassa di sbarco nei comuni isolani dell'Elba
*: avanzo di amministrazione per il 2013 e 2014
#: dati al primo semestre del 2019, non riportati nei singoli comuni.
+. finanziamento campagne promozionali, al 50% della ass albergatori, 35000
+*: finanziamento aeroporto di Campo per voli con Svizzera e Germania
PS: Gli allegati sono stati ricostruiti dagli articoli riportati dai media, per questo potrebbero risultare imprecisi. Vengono riportati per offrire al lettore una sintesi altrimenti di difficile ricostruzione.