Egr. Sig. Prefetto
Facciamo seguito alle precedenti nostre dell'8 maggio 2019, 3 giugno 2019, 22 luglio 2019, 14 ottobre 2019, 21 novembre 2019, nelle quali abbiamo segnalato alla Sua preg. attenzione, l'atteggiamento prevaricatorio della maggioranza che governa il Comune di Rio nei confronti della minoranza, sminuendo o impedendo di fatto lo svolgimento della funzione di controllo che ci spetta sulla gestione. Ci vediamo questa volta costretti a portare davanti a Lei il mancato rispetto dell'art. 25 comma 5 del regolamento comunale, già di per sé retrivo e reazionario, che assegna solo tre giorni utili per la consegna della comunicazione della convocazione del Consiglio Comunale e la diffusione dei testi delle delibere, spesso molto corpose e piene di allegati tecnici, costringendoci a veri "tour de force" per entrare in Consiglio preparati. Per il Consiglio di lunedì 27 gennaio, questo materiale ci è stato notificato al sabato mattina, provocando così un vizio di forma che invalida il Consiglio stesso.
Per questo motivo, non ci presenteremo in aula.
Ma facciamo altresì presente che nelle volte precedenti, Le abbiamo già segnalato altri comportamenti miranti presumibilmente a rendere più complicato il ruolo della minoranza, con la convocazione delle sedute (a titolo solo esemplificativo) il sabato sera alle 19,30, oppure il giorno successivo alla festività di Santo Stefano, oppure tenendo bloccati i lavori per un'ora in attesa che il Presidente del Consiglio termini una riunione in altra cittadina elbana. In più, quasi mai viene convocata la conferenza dei capigruppo, chiamata in un paio d'occasioni solo a ratificare e prendere atto di ciò che è già stato deciso; le delibere di
Giunta da mesi non vengono portare all'attenzione dei Capigruppo e quando veniva fatto, sempre con ritardo di mesi dalla loro adozione.
Questi comportamenti - ripetiamo - denotano totale assenza di rispetto del nostro ruolo (che intendiamo svolgere nell'interesse di tutti i riesi) e che presumibilmente mirano a tenere sia i cittadini- ai quali non viene data adeguata informazione delle sedute - sia le minoranze più lontani possibile dalla gestione amministrativa del comune.
Dopo quasi due anni di gestione, questa maggioranza non è in grado di far funzionare neanche i minimi meccanismi comunali, scarica le proprie incomprensioni amministrative sui dipendenti, come magari farà anche in questa occasione, facendoli lavorare sempre in affanno e sempre sul filo del rasoio, non capendo che per loro e anche per i consiglieri, c'è sempre l'ombra della magistratura inquirente e contabile che valuta tutti gli atti, e che quindi le decisioni devono essere prese con la massima consapevolezza e la massima serenità; senza fretta, senza affanni. Il sindaco Corsini, non trasmette ciò, e pensa di fare come il direttore del Circo Togni, dove chi è pronto va in scena. Ma nei Comuni, sig. Prefetto, Lei sa che non funziona così, ed è per questo che ancora una volta chiediamo un suo autorevole intervento mediatorio che tuteli il rispetto dei ruoli, e faccia finire questo spettacolo che abbruitisce le Istituzioni ed il rapporto fra i gruppi consiliari.
Gruppo consiliare TERRA NOSTRA