A poco più di dieci anni dalla sua approvazione, pur tenendo conto della variante del 2017 relativa alla zonazione a mare dell'isola di Capraia, è partito l'iter finalizzato alla revisione del Piano del Parco che andrà a rivedere la zonazione dell'area protetta e ad aggiornare le norme tecniche di attuazione, nonché a predisporre il Regolamento del Parco, strumento definito per disciplinare l'esercizio delle attività consentite entro il territorio sottoposto a tutela.
"Il Piano del Parco dell'Arcipelago Toscano predisposto 10 anni fa è un buon piano - afferma il Presidente del Parco Giampiero Sammuri - ed è stato forse l'unico Piano in Italia approvato così velocemente, grazie all'ottimo lavoro di collaborazione tra Parco e Regione Toscana. Ora va aggiornato soprattutto per rivedere la zonazione a mare delle isole minori che ancora oggi sono gestite con le sole norme di salvaguardia. Come per Capraia due anni fa, le estensioni a mare di Giannutri, Pianosa, Gorgona e Montecristo avranno una nuova zonazione. In parallelo all'aggiornamento del Piano sarà completato il regolamento, uno strumento importante per dare certezze ai cittadini e a chi deve sorvegliare il rispetto delle norme vigenti all'interno dell'area protetta."
La decisione di avviare il processo di aggiornamento degli strumenti di pianificazione e di regolamentazione è scaturita a seguito di un confronto che i vertici dell'Ente Parco hanno avuto con la Comunità del Parco e con i Sindaci dei Comuni coinvolti. Un obiettivo condiviso, una necessità sentita dal territorio che l'Ente Parco ha inteso recepire allo scopo di rendere più efficaci le modalità di gestione dell'area protetta, attente alle funzioni di tutela delle risorse naturali, rispettose delle attività economiche compatibili, tenendo in debito conto del dinamismo e della complessità delle problematiche che intervengono nel contesto dell'arcipelago toscano.
Un processo utile per aggiornare il quadro conoscitivo e le conseguenti scelte programmatorie anche in considerazione di quanto previsto dai Piani di Gestione che sono stati nel frattempo predisposti nelle aree ZSC (Zone Speciali di Conservazione) e ZPS (Zone di Protezione Speciale) di cui alla Rete Natura 2000, ai sensi rispettivamente delle direttive comunitarie "Habitat" e "Uccelli".
Il percorso di revisione del Piano del Parco prevede anche di stabilire la nuova zonazione a mare e le relative norme di attuazione per le isole di Giannutri, Montecristo, Pianosa e Gorgona sul modello già predisposto e adottato nel 2017 per l'isola di Capraia.
Sarà sicuramente l'occasione per rileggere il ruolo e le funzioni di un'area protetta alla luce di importanti tematiche che sono intervenute nel periodo successivo all'approvazione della prima versione del Piano: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, lotta alle specie aliene, tutela della risorsa idrica, valorizzazione delle produzioni agro-alimentari, educazione allo sviluppo sostenibile, green economy e blue economy. Tematiche ed aggiornamenti di strategie e progetti che dovranno tenere conto anche del prestigioso riconoscimento internazionale ottenuto per l'intero comprensorio dell'arcipelago toscano come Riserva della Biosfera di cui al programma UNESCO MAB (Man and the Biosphere), nonché dello strumento volontario adottato e individuato nell'adozione della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette, certificata da EUROPARC Federation.