Dopo circa un mese di block down l’Elba deve iniziare a pensare verso ciò che potrà essere il “salvabile” della decurtata stagione 2020.
Noi come Confcommercio abbiamo sempre sostenuto e promosso ogni forma intelligente di “sistema”, prima con la semplificazione amministrativa, poi con il progetto GROWING ELBA.
Oggi, necessita una sintesi forte e rapida per agire tutti insieme nel tentativo, difficile ma non impossibile, di limitare il danno economico che, per un tessuto fragile come quello isolano, potrebbe avere ripercussioni fino a tutto il 2022.
Volendo, quindi, rappresentare un’ipotesi di strategia, pensiamo preventivamente a quale scenario stiamo andando incontro: sostanzialmente ci saranno almeno 4 grandi limitazioni.
La prima sarà data dalla necessità di mantenere sine die la distanza sociale, con inevitabili limitazioni alberghiere e non.
La seconda verterà sulla limitazione numerica del turista straniero e direi anche, parzialmente, del nord d’Italia.
La terza limitazione sarà di natura economica portando a numeri ante anni ottanta le presenze sul territorio Elbano.
La quarta, forse la più difficile da contrastare, sarà data dalla fine della buona stagione meteorologica, infatti bene che ci possa andare, potremmo contare su un meteo favorevole fino ai primi di novembre.
Bene, date le variabili, impostiamo l’equazione, vedendo cosa possiamo fare.
Innanzitutto sarà necessaria una strategia corale, simbiotica ed uniforme di tutti i soggetti che fanno parte della filiera turistica; sarebbe impensabile che qualcuno possa andare in ordine sparso oppure remare “contro” o peggio credere di fare da “solo”.
Molto utile in questo caso potrebbe essere l’elaborazione di Confcommercio del 2018, con la quale si era dato corpo ad una ipotizzata sinergia tra Compagnie di navigazione, Enti comunali ed Organizzazioni turistiche con il fine di poter creare una piattaforma condivisa, validata dalla Regione Toscana con un Patto territoriale o Accordo di programma, con lo scopo di poter avere sostenuti flussi turistici per 8 mesi all’anno.
Tale progetto prevedeva alcune idee che, parafrasate per l’immediato (diremmo da giugno a tutto ottobre…) potremmo contestualizzare attraverso questi punti:
1. Tariffa navale accattivante per il turista con particolare ulteriore scontistica per il “Toscano” (forse il maggiormente interessato e più propenso…); ad un incontro interlocutorio avvenuto con una Compagnia di navigazione nel 2019, si era palesata la possibilità di proporre una cospicua riduzione, ma dovrà essere ancora più allettante.
2. Mantenimento di tariffe di media e bassa stagione, abolendo l’alta e l’altissima stagione, con promozioni, servizi aggiuntivi, eliminazione penali per disdette, etc…lo scopo dovrà essere quello di essere “appetibili” nella stagionalità residua.
3. Forte promozione corale di tutti i soggetti ricettivi attraverso un unico obiettivo: fidelizzare il cliente per il 2021 se verrà nel 2020. Una proposta potrebbe essere un “voucher” spendibile l’anno successivo per un soggiorno nel 2020; l’importo potrebbe essere correlato con la spesa sostenuta oppure con altro metodo ritenuto interessante.
4. Spostamento immediato e con un calendario condiviso/pubblicizzato degli eventi andati persi; tutto quanto non è stato possibile realizzare e/o non lo sarà, dovrà velocemente essere riposizionato nei mesi del dopo estate.
5. Massima attenzione andrà fatta alle piattaforme di comunicazione e ai siti web in particolare, dove saranno maggiormente condivise e accentuate talune prerogative (locali ampi, posti ombrelloni da spiaggia distanziati, sanificazione periodica degli alloggi -camere o appartamenti-, servizi “all inclusive”, servizi personalizzati, minimo impatto all’Elba del COVID-19, etc…).
6. A questo riguardo, è auspicabile che da subito si metta in moto una cabina di regia capitanata dalla GAT, con le Associazioni di categoria, le Amministrazioni locali, l’ASL ed altri soggetti interessati, per addivenire ad un protocollo operativo che stabilisca come può prendere avvio la stagione turistica 2020, quali criteri devono essere rispettati da una parte dalle strutture ricettive, dai pubblici esercizi, stabilimenti balneari ed attività varie, e dall’altra dai potenziali turisti che potranno avere accesso all’Elba.
7. Eventuale revisione della tassa di sbarco o, in alternativa un forte impegno rivolto agli obiettivi di allungamento della stagione, e meglio ancora della destagionalizzazione (Elba d’inverno, un progetto che è stato lanciato già lo scorso anno, e che quest’anno sarà più che mai da riproporre).
8. Necessità per tutti coloro che lo potranno fare di acquistare in autarchia (edilizia, professioni, commercio, etc..)….ogni euro lasciato sul territorio rimarrà per il territorio.
9. Sostegno alle aziende attraverso il rapido pagamento delle fatture non ancora saldate da parte delle Amministrazioni Elbane; mantenimento del periodo massimo di 60 giorni per quelle a venire e grande sforzo di opere pubbliche per l’autunno-primavera (per queste si dovrà iniziare la progettazione nell’immediato).
Ecco queste sono alcune delle nostre idee che mettiamo a disposizione per una ampia discussione che dovrà partire subito per trovare soluzione non oltre il mese di aprile.
Crediamo che tutte le parti sociali dovranno condividere un protocollo da presentare alle Compagnie di Navigazione ed agli Enti Territoriali per dar gambe (rapidamente) alle iniziative che si reputeranno maggiormente degne di attenzione.
Noi come Confcommercio ci siamo!
Michele Mazzarri
V. Presidente Confcommercio Isola d’Elba