In un periodo così buio il valore del lavoro e dei lavoratori assume un'importanza ancora più grande: un valore fondante. Oggi più che mai quindi il valore del 1 maggio acquista un valore simbolico ancora più forte di riflessione e di speranza.
La nostra provincia, da anni colpita da una crisi economica importante, vanta il triste primato di avere al suo interno ben due aree di crisi industriale complessa.
Conosciamo benissimo il dramma della perdita del lavoro, del salario e della dignità. Questa situazione rischia però di essere ulteriormente aggravata dalla pandemia in corso: il timore è che tutto ciò possa mettere duramente a repentaglio la tenuta sociale del territorio.
Negli ultimi anni il valore del lavoro è stato calpestato e violentato dalle più sfrenate logiche di mercato. Per ridare valore al lavoro occorre perciò ridare dignità a tutti coloro che lavorano: è dai diritti dei lavoratori che si deve ripartire.
Perchè il lavoro senza diritti, senza sicurezza e senza un salario dignitoso rischia di far diventare il lavoratore solo una pedina di un sistema che tende ad arricchire pochi e a impoverire molti.
In queste settimane abbiamo riscoperto il valore della sanità pubblica (spesso denigrata) così come l'importanza dei lavoratori dei servizi pubblici essenziali e della scuola. Abbiamo riscoperto l'importanza dei lavoratori delle forze dell'ordine in un'ottica non solo di contrasto al crimine ma anche di valore sociale. Abbiamo avuto la conferma di quanto siano importanti la Protezione civile e le associazioni di volontariato. Stiamo parlando di settori fondamentali colpiti negli ultimi anni da pesanti tagli da parte dei governi che si sono succeduti.
Dobbiamo dunque ripartire da un'idea collettiva che cambi il modo di pensare e di agire. Non è più concepibile un sistema che crei profitto a discapito delle persone e dell'ambiente.
A partire dal 2 maggio non dovremo più commettere gli stessi errori del passato e costruire una comunità nuova incentrata non più sull'individualismo e sul profitto bensì sulla collettività e sulla coesione sociale. Buon primo Maggio a tutti
Fabrizio Zannotti,
segretario generale Cgil provincia di Livorno