Spett.le
Parco Nazionale Arcipelago Toscano
c.a. Presidente G. Sammuri
Regione Toscana
Direz. Agricoltura e Sviluppo Rurale
Settore Attività Faunistico Venatoria
Emergenza cinghiali nel Comune di Campo nell’Elba – richiesta interventi di controllo urgente
Con la presente si richiede alle SS.LL., piuttosto che interventi conseguenti a richiesta del singolo soggetto, la programmazione di regolari abbattimenti nel territorio campese e un “calendario” degli stessi affinché possiamo darne notizia e restituire fiducia ai cittadini.
La situazione, che era già drammatica prima del comprensibile fermo degli abbattimenti a causa dell'emergenza COVID, oggi appare oggettivamente insostenibile.
Oltre a rappresentare un pericolo costante sulle nostre strade, oggi quotidianamente gli ungulati si addentrano nelle proprietà private all'interno dei centri abitati.
Nei paesi di San Piero, Sant’Ilario, Cavoli, Seccheto e Fetovaia ed anche nelle colline antistanti la piana di Marina di Campo, in territori ricompresi sia nel perimetro del Parco che fuori dai suoi confini, devastando regolarmente orti e giardini.
Si è rilevato come i danni stiano incominciando a interessare anche le infrastrutture; profondi scavi in corrispondenza dei piantoni dei guard rail, e dei pali di indicazione stradale e delle aree verdi antistanti e negli ultimi giorni degli spazi verdi del parcheggio pubblico di Piazza Pertici a San Piero.
Questa Amministrazione, non disponendo di un numero di operai tale da poter ripetere ogni giorno la pulizia delle strade dai materiali franati, né la riapertura di sentieri o la ricostruzione dei tradizionali muretti a secco, in questa particolare situazione ha deciso di risistemare i vari danneggiamenti su strade e sulle aree pubbliche.
Questo Comune, la cui economia si basa sulle risorse ambientali e il pregio paesaggistico, non può permettersi di restare indifferente rispetto alla distruzione del proprio territorio, che rappresenta il proprio capitale. I proprietari dei terreni sostengono continue spese per rendere inaccessibili le proprietà così da non vanificare il loro lavoro. Tuttavia gli animali scavano, creando punti di debolezza nelle recinzioni ed entrano comunque nelle proprietà.
La maggioranza di essi decidono di abbandonare i terreni, perché non esiste risarcimento per la frustrazione e comunque non tutti hanno la voglia o gli strumenti intellettuali per compilare richieste di risarcimento o di abbattimento.
Siamo ben consapevoli che il problema non è di facile né di immediata soluzione, e soprattutto crediamo che l'efficacia di ogni azione che verrà intrapresa per il bene di questo territorio dipenderà dalla sinergia che codesti due spett.li Enti sapranno realizzare, quindi da un piano di interventi complementari.
Scrivervi questa nota è stato d'obbligo, essendo il Comune la più diretta espressione delle comunità locali. Riceviamo continue richieste di intervento dai cittadini esasperati; in un momento storico in cui la nostra popolazione ha reagito all'obbligo di distanziamento sociale riavvicinandosi alla terra, pulendo terreni incolti e rimettendoli a frutto, anche per tamponare in qualche maniera l'emergenza economica che sta insorgendo in un territorio la cui unica fonte di reddito per molte famiglie era ed è il turismo, dobbiamo ascoltare e prenderci a cuore più che in passato tali richieste.
Peraltro, operando costantemente in prossimità della cittadinanza siamo in grado di “sentire il polso”, gli umori, della popolazione, e il rischio è che oggi le comunità, che valutano il lavoro di noi tutti inefficacie, cerchino di “farsi giustizia” da sole secondo modalità che potrebbero essere pericolose, oltre che illegittime, ma comprensibili.
Fiducioso di un favorevole accoglimento della presente, saluto cordialmente.
Il Sindaco
Davide Montauti