Dopo quasi due anni di impegno continuo, prima per la costituzione del Comitato poi per la formulazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del comune unico Isola d’Elba, quindi la raccolta delle 5000 firme richieste per arrivare al referendum, finalmente siamo arrivati alla meta: domenica e lunedì si vota e con un SI sulla scheda elettorale gli Elbani potranno decidere una nuova organizzazione istituzionale della loro isola richiedendo alla Regione di modificare la vecchia organizzazione amministrativa degli otto comuni fondendoli in un unico ente. Una rivoluzione da lungo tempo attesa, dopo i vari tentativi di politiche comprensoriali tutti falliti, dalla vecchia Comunità Montana abolita dalla Regione alla più recente Unione di Comuni miseramente liquidata e alle prove ,ancora non riuscite, di gestioni associate di servizi essenziali , imposte dalla legge , ma sopratutto quella di promozione turistica, dopo l’abolizione dell’APT, che dopo due anni ancora non decolla e lascia la nostra maggiore risorsa economica, il turismo senza alcun sostegno in Toscana, in Italia e all’estero. Ecco allora questo coraggioso tentativo delle associazioni produttive elbane, degli Albergatori, degli Artigiani, degli Industriali, Confesercenti e Confcommercio, degli Agricoltori per dare col Comune Unico un segnale di volontà di cambiamento, per avere un unico centro decisionale con cui affrontare e finalmente risolvere i vari problemi comprensoriali mai portati a compimento per i veti incrociati che si sono susseguiti nei tempi e nei modi più svariati e che hanno lasciato l’Elba senza un piano territoriale di coordinamento , un sistema di smaltimento rifiuti, una portualità insulare, un aeroporto, un diverso sistema dei trasporti marittimi, terrestri ed aerei e soprattutto una politica turistica dell’isola d’Elba per la concorrenza diventata globale. Un Comune unico che possa semplificare la burocrazia oggi gravata da centinaia di regolamenti e procedure che frenano tutte le attività e gli investimenti , un Comune Unico che con le nuove tecnologie informatiche sia esso ad andare dai cittadini e dagli operatori con i servizi on line e non li costringa più a cercare gli uffici , un Comune Unico che con l’istituzione dei municipi mantenga e anzi potenzi tradizioni e servizi ai cittadini nei loro paesi , risparmiando sui costi della politica e sulla duplicazione delle spese, qualificando personale e migliorando le prestazioni e soprattutto acquisendo i copiosi contributi previsti dalle normative regionali e statali per la fusione dei comuni e attingendo finalmente anche ai contributi dell’Unione Europea previsti per i comuni sopra i 30 000 abitanti.
Una scelta, quella di andare a votare per il SI , che farà fare quel salto di qualità alla nostra isola per non costringere più i nostri figli a lasciare il loro amato scoglio e per consentire a noi tutti di vivere dignitosamente del nostro lavoro per tutto l’anno ed uscire da questo continuo declino socio economico. Se non ora quando?
Comitato Comune Unico Isola d’Elba