Lo sforzo dei genitori in questo periodo di permanenza a casa è notevole così come è notevole la fatica e il lavoro degli insegnanti. Due mondi catapultati, da un giorno all’altro, in piattaforme, videolezioni, genitori in ansia preoccupati per tante cose e in più il compito aggiuntivo di seguire il figlio nelle “cose di scuola” e spesso la paura di non essere all’altezza, di non avere i giusti strumenti per supportarlo e di non riuscire a districarsi in questo mondo virtuale.
In particolare, chi ha figli alla Scuola Primaria, deve essere molto più presente, la cosiddetta Didattica a Distanza (DAD) prevede tutta una serie di cose da fare: scaricare schede, stamparle, ricordarsi di far seguire i video ai figli, rimandare i compiti svolti, essere sul pezzo se c’è un collegamento.
E per chi ha 2 o più figli? Il lavoro si triplica vi lascio immaginare che tipo di organizzazione bisogna avere! Poi c’è tutto il resto, badare alla casa, preparare i pasti….genitori che sono mogli, mariti, figli/e, lavoratori e lavoratrici e ora anche un po’ ”insegnanti”!
CALMA CE LA POSSIAMO FARE!!
Partiamo da due parole: RESILIENZA E CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
La resilienza si sviluppa nel momento in cui si incontrano le difficoltà, cercando di adattarsi e riorganizzarsi in modo positivo, significa percepire e accettare emozioni negative che proviamo, è una capacità che si impara, arrivando a conoscere parti di noi che forse non sapevamo di avere.
Occorre tenere sotto controllo le emozioni, accettarle, far pace con loro, sapendo che sono rivedibili e modificabili e, soprattutto, non dimenticando che sono il nutrimento primario dei nostri figli.
La scuola fatta a casa dovrebbe dare ancora più autorevolezza al genitore che, con il supporto e la collaborazione dei docenti, supervisiona il lavoro con la sua presenza, promuove la comprensione delle consegne, guida la curiosità del bambino, aiuta a fissare i contenuti dell’apprendimento.
Scuola e famiglia che dovrebbero continuare a tendersi la mano, ed ora ancora di più, per creare rete attorno ai nostri figli, del resto, non è forse questa la rete descritta nel Patto di Corresponsabilità ad inizio anno?
Questa rete deve partire in primis all’interno della famiglia collaborando insieme, dividendosi i compiti, dando un’organizzazione alle giornate.
I genitori in questo rappresentano il “comandante della nave”, che aiuta, mantiene il controllo, infonde sicurezza per il bene di tutti per far approdare la nave in porto.
In altre parole, le famiglie devono essere per i figli il terreno fertile che, arricchito di acqua e sali minerali, farà germogliare il seme che, pian piano, da tenera pianticella diventerà un bellissimo albero dalle solide radici.
Dr.ssa Monica Zoccoli
Pedagogista Clinica