Gentile direttore,
le rubo ancora qualche riga per alcune considerazioni sul dibattito innescato dalla Fondazione Isola Elba.
Mi pare infatti che l'esigenza di una maggiore concentrazione e operatività amministrativa sia condivisa dalla maggioranza degli osservatori.
Il sottoscritto, come la Fondazione, ha parlato di Comune unico; l'ex sindaco di Portoferraio Mario Ferrari di Conferenza permanente dei sindaci; il vice sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti, nell'ambito di un progetto molto ampio e articolato, dell'istituzione di una Comunità isolana, già prevista da una normativa del 2000.
Insomma, il fatto che l'Elba abbia bisogno di una organizzazione amministrativa coordinata e unitaria, operativa e non solo formale, superando la attuale frammentazione, da tempo è sotto gli occhi di tutti. Ed è riemersa ancora di più ora in una fase di crisi sanitaria e economica, e di un difficile rilancio che richiede coesione, unità e rapidità delle decisioni. A cominciare da quella di dotarsi di uno strumento amministrativo adatto ai tempi e ai bisogni.
Aggiungo e chiudo che nel manifesto di Barbetti si segnala un'altra idea meritevole di approfondimento: l'Elba zona franca urbana. Strumento che può favorire investimenti e sviluppo.
Gabriele Canè