Abbiamo letto che da oggi 10 giugno, si inizia per un mese, la consultazione popolare per la scelta dello stemma e del gonfalone del nuovo Comune di Rio.
La prima fase si è conclusa con una selezione di tre progetti, e su di essa, non c’è molto da dire, dando anche atto al Sindaco di averci consultato. Ciò che non ci convince è come è stata progettata la seconda parte.
Si legge all’art. 8 del bando che “Ogni residente maggiorenne …… può esprimere il proprio voto ….. mediante un modulo prestampato contrassegnando con un tratto di penna lo stemma preferito. Il modulo deve essere consegnato presso il Municipio di Rio Marina o di Rio Elba unitamente alla fotocopia del documento di identità del votante. Il modulo e la fotocopia saranno spillati dall’ufficio ricevente ed inseriti insieme in un’ urna sigillata.(….).”
A nostro giudizio questa procedura non tutela né la privacy né la riservatezza del voto (anzi, certifica chi ha votato e in quale modo) né assicura che le operazioni elettorali si svolgano nella assoluta trasparenza.
Non ci convince nemmeno che un’urna debba stare “a giro” per un mese dentro gli uffici comunali, e molto meglio sarebbe stato escogitare un metodo diverso, e tempi di gran lunga più corti, iniziando le procedure magari fra un mese, quando lo spettro del virus – ci si augura – sarà più lontano. Non a tutti può piacere che sia noto il proprio voto, visto che ci sono anche dei denari in palio, ancorché non rilevanti. Tante sono le domande. Una per tutte: senza una commissione elettorale responsabile, visto che le copie dei documenti possono essere trasferite anche via internet, chi assicura la reale presenza del soggetto votante nella regolarità delle procedure? Lo diciamo con la massima fiducia verso tutti, amministratori e funzionari. Ma a pensare male si fa peccato, ma a pensare sempre bene si può rischiare l’ingenuità.
Ed allora, meglio scrivere regole preventive, condivise e trasparenti. Non si sta facendo una scampagnata: si sceglie il simbolo del nuovo Comune che andrà su tutti gli almanacchi d’Italia. Potrebbe sembrare banale, di fronte ai gravi problemi che ha la comunità riese, di polemizzare anche su queste cose, ma non è così, perché una scelta di questo genere è rappresentativa di un‘identità popolare gloriosa ed importante, come quella riese, soprattutto nell’opzione dei contenuti che dovranno rappresentare la fusione di due comunità che sono state divise fin dalla fine dell’800, e che quindi riveste la sua importanzae non deve essere sottovalutata.
Abbiamo verbalmente manifestato al Sindaco queste perplessità, invano, ovviamente. Pertanto, se le cose non cambieranno, abbiamo personalmente deciso che non parteciperemo alla votazione, e non per protesta, ma perché ci disturba anche il solo sospetto che potremmo essere presi in giro.
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA