In questi ultimi giorni stiamo registrando parecchi interventi sui problemi soprattutto ambientali, ma non solo, della nostra regione a partire dalle nostre coste. La novità più evidente e che si tratta in particolare di consiglieri regionali in carica. Si dirà; cosa c’è strano. Ecco, di strano c’è che finora i più hanno taciuto sebbene non mancassero polemiche e denunce molto critiche nei confronti della regione. A cui anch’io addebito non pochi errori.
Cosa ancora non convince in questa ripresa di interesse. Non convince, come ho già detto dell’intervento di Anselmi sul Tirreno, che tutti i riferimenti alle coste che sarebbe delittuoso non affrontare in vista anche dell’arrivo dei miliardi dall’Europa, non riuscivano a nascondere l’intento di Anselmi di salvare la sua candidatura in un territorio dove i problemi non gli mancano.
Questo vale anche per altri consiglieri regionali e non solo sull’ambiente i quali stanno girando a ruota libera come non appartenessero a nessun gruppo.
E qui sta il vero problema per la regione prima ancora che per i consiglieri regionali.
Quale programma credibile e convincente potrà essere varato se si continuerà e procedere- per dirla alla toscana- a bischero sciolto.
La politica e specialmente quella istituzionale come ci ha ricordato Mattarella per i 50 anni passati dalla istituzione delle Regioni ordinarie, non si avvale del coinvolgimento attivo delle comunità. E questo vale ancor più per le rappresentanze istituzionali.
Io posso dirlo essendo stato candidato ed essendo stato eletto a livello comunale, provinciale e parlamentare.
A quando incontri e dibattiti in sedi istituzionali toscane dove si discute si approvano programmi e candidati?
La costa toscana ha i suoi problemi non strumentalizziamoli per farci belli in vista delle elezioni regionali.
Renzo Moschini