In questi giorni la suola torna agli onori della cronaca per i problemi nati dal distanziamento imposto dalla epidemia virale.
A che serve la scuola?
Formare ed educare i giovani: questa una risposta che mi piace più di altre.
Formare ed educare i giovani a che cosa?
A leggere e a scrivere: questa la prima risposta che mi viene spontanea.
Leggere e scrivere sono attività di pensiero tipiche e peculiari dell’essere umano che aprono alla conoscenza la quale libera dalla non conoscenza, dall’ignoranza.
Formare ed educare i giovani significa che la scuola deve offrire strumenti utili a questa attività di pensiero: la conoscenza che liberi dall’ignoranza togliendo diseguaglianza tra chi sa e chi non sa.
Imparzialità è strumento che la scuola deve possedere per formare ed educare all’attività di pensiero.
Poca imparzialità e tanto meno assenza di imparzialità non forma attività di pensiero che apre ad una conoscenza che liberi dall’ignoranza.
Possiede la scuola italiana lo strumento dell’imparzialità?
La mia risposta non è positiva.
Ne consegue che la efficienza cioè la capacità della scuola a produrre il bene comune che è la conoscenza è compromessa.
Oltre che ai problemi relativi alle strutture scolastiche imposti dal Covid sarebbe cosa buona sentir parlare di imparzialità ed efficienza del sistema scolastico italiano.
Marcello Camici
Gentile Dottor Camici
Le consiglio vivamente di leggere quanto scrive - poco sopra - Camila Diakité, una ragazza che (a mio opinabile parere) la nostrà comunità e la nostra bistrattata Scuola possono andare fiere di aver formato. Così... tanto per vedere se quelle righe possano instillarle un tantinello di dubbio, se non riescano a creare una minima crepa nella montagna di multidisciplinari certezze che graniticamente sorreggono il Suo pensare ed il Suo esternare. La Scuola che Lei rappresenta ed inesorabilmente boccia, mi pare diversa da quella reale, che sarà anche molto migliorabile ma, in mezzo ad un mare di avversità, rimane un cardine della nostra società. Gettare via i tanti bambini (nel caso, giovani) con la poca - tutto sommato - acqua sporca, non mi pare saggio, soprattutto non mi pare rispettoso verso quanti, quotidianamente e credendoci, aiutano i figli degli altri a crescere.
sergio rossi