È iniziata domenica 9 agosto la visita del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa alle isole comprese nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il primo incontro si è tenuto presso la sede dell’Enfola all’isola d’Elba, accolto dai vertici dell’Ente Parco - il Presidente Giampiero Sammuri, il Vicepresidente Stefano Feri e il Direttore del Parco Maurizio Burlando.
Seguitissimo l’intervento del Ministro. La vasta rappresentanza delle sette amministrazioni comunali e delle autorità locali, sindaci, forze dell’ordine e stampa presenti ha testimoniato l’attenzione crescente sui grandi temi della tutela e biodiversità, sviluppo sostenibile, peculiarità e ricchezze della nostra insularità. In particolare si è avvertita una particolare sintonia di obiettivi tra i tre protagonisti della conferenza stampa: Angelo Zini sindaco e presidente della Comunità del Parco, il Presidente Sammuri e il Ministro Costa.
Il Ministero affianca e collabora con le isole, ha specificato Costa, ma chiede proposte che gli arrivino all’unanimitàdalla Comunità del Parco, che rappresenta il territorio, assieme alla Presidenza del Parco.Le piccole isole possono infatti ricevere collaborazione e finanziamenti mirati dal Ministero sulla base delle loro caratteristiche locali.
AREA MARINA PROTETTA ARCIPELAGO TOSCANO
Il Ministro Costaha accolto con grande piacere l’iniziativa presentata all’unanimitàper ampliare lo spazio di tutela marina di Capraia. È convinto che anche altri sindaci sapranno unirsi perché si tratta di “un’occasione di sviluppo sostenibile e di tutela non solo del nostro mare e della nostra biodiversità, ma anche delle attività economiche”.
Angelo Zini, nel suo messaggio di benvenuto come presidente della Comunità del Parco, ha in effetti sottolineato la necessità della creazione dell'area marina protetta all'Elba, perché “i tempi infatti sono ormai maturi.Diviene necessario e indispensabile riavviare il percorso per Istituire l'Area Marina Protetta dell'Arcipelago Toscano". Già molte amministrazioni locali hanno manifestato la volontà di riavviare l'iter di istituzione per l'Area Marina Protetta in tutto l'Arcipelago Toscano, è necessario, ha sottolineato, aprire il confronto all’interno della Comunità del Parco ed iniziare le procedure necessarie. Associazioni, semplici cittadini, organizzazioni di categoria si sono espresse anche attraverso una petizione sottoposta al Ministro.
Dopo quasi 40 anni didiscussioni ((l'iter istituzionale è stato avviato – ma mai arrivato a compimento – già nel lontano 1982 e confermato dalla legge 394 del 1991 sulle aree protette) è giunto il momento di compiere la scelta al fine di garantire il futuro dell'Arcipelago Toscano, nella difesa e gestione risorse ambientali e nella valorizzazione e salvaguardia dei mestieri del mare, a cominciare dalla tutela della piccola pesca costiera e delle attività subacquee e di diporto sostenibile.
Per questo è necessario avviare il confronto tra le istituzioni locali al fine di elaborare una proposta comune (anche in base all’esperienza della recente nascita dell’Area Marina Protetta di Capraia) che porti finalmente alla creazione di una vera Area Marina Protetta in tutto l’Arcipelago Toscano.
DISSALATORE
Come già affrontato a Pantelleria, il Ministero delineerà entro l’autunno non soltanto linee guida di eco-sostenibilità per i dissalatori, ma anche l’applicazione sperimentale immediata di procedimenti eco-compatibili di dissalazione delle salamoie.
Una rappresentanza di cittadini contro l’attuale progetto del dissalatore elbano aspettava il ministro all’ingresso della sede del Parco.
ELBA PLASTIC FREE
Anche l’invito alle scelte “Elba Plastic Free”, per il Ministro è diventato l’invito a un’azione strutturale, intercomunale, di lungo respiro, sulla traccia delle linee nazionali ed europee nelle quali il Ministero è impegnato.
Zini ha confermato quanto sia giusto superare le singole ordinanze dei comuni e adottare una strategia di rete per l’intero territorio della nostra isola e dell’arcipelago. Per questo è stato elaborato un progetto che, grazie alle risorse del contributo di sbarco, potrà essere supportato in termini di comunicazione e promozione e sul quale si potranno proporre azioni sperimentali in collaborazione con il Parco Nazionale. Zini ha chiesto che tale esperienza possa essere supportata dal ministero estendendola a tutte le isole minori italiane.
EROSIONE COSTIERA E RIPASCIMENTO
Sull’erosione costiera e il ripascimento delle spiagge, in risposta al sindaco Zini Costa ha chiesto, per non disperdere l’efficacia di interventi annuali singoli e isolati, la programmazione di un risultato pluriennale strutturato, che sarà migliore di un semplice ripascimento, affidandosi anche alla Capitanerie.
SOSTENIBILITÀ E MOBILITÀ
Costa ha messo in evidenza che i parchi nazionali sono enti privilegiati, nei quali è possibile attuare progetti speciali, come ad es. sulla distribuzione di GPL e la convenzione siglata con Enel, che va oltre quella già prevista in tutta Italia, per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica. A una domanda della stampa sull’inquinamento degli attuali traghetti di collegamento con Piombino, il Ministro Costa ha constatato l’esistenza del problema, indicando che i tempi richiesti per l’adeguamento tecnico alle navi vanno dai cinque ai dieci anni.
Zini ha ricordato che l’Elba ha aderito al progetto europeo Civitas e su quella linea adotterà tutte le azioni necessarie a favorire la mobilità elettrica. Per il Comune di Portoferraio è necessario tuttavia inserire il tutto, soprattutto per i nostri territori insulari piccoli e delicati, in un sistema di sostegno per ripensare l’intera filiera della mobilità (prima di arrivare ai porti di imbarco per raggiungere le isole e per muoversi sulle isole).