Enrico Letta in un dibattito a Cascina ha giustamente ricordato che non basta assicurare la continuità delle politiche della Regione, ma dobbiamo riuscire a innovarle. Ciò vale soprattutto per l’ambiente che sta rischiando di pregiudicare anche i risultati conseguiti.
Mi riferisco in particolare, ma non solo, ai parchi nazionali e regionali e alle altre aree protette.
Dove alle strambe sortite anche toscane di Sindaci e soci e ai troppi silenzi di chi ha avuto e ha responsabilità politico-amministrative tutt’altro che encomiabili, si aggiungono quelle nazionali del Parlamento che con decisioni inspiegabili sta complicando sul piano finanziario e gestionale le cose. Finora anche su questo, prevale il silenzio, salvo le giuste proteste di Federparchi.
Ci vuol poco a capire che in questa situazione è indispensabile e urgente predisporre e definire senza trucchi e inganni proposte e idee che ci permettano di assicurare in vicende come quelle marine dell’Arcipelago Toscano e del santuario del cetacei un riavvio –e non solo con le ecoballe- di politiche comunitarie cioè europee che abbiamo perso per strada o meglio in mare.
Di questo vorremmo discutere il più presto possibile con liste e candidati.
Renzo Moschini