L’accordo tra Comune e ASA per il ciclo delle acque e il depuratore a Marciana Marina è un'ottima notizia che premia una lunghissima battaglia di Legambiente Arcipelago Toscano e Goletta Verde, iniziata nel 1993 quando denunciarono lo stato indecente delle condotte di scarico sottomarine che portavano – e in buona parte ancora scaricano – i reflui urbani in mare.
Da allora la situazione è migliorata con la realizzazione di nuove condotte e di qualche impianto di depurazione come quello di Schiopparello, ma un Comune come Marciana Marina è ancora privo di depuratore e altre località sono servite da impianti ormai fuori norma secondo le stesse Autorità idrica toscana e ASA, che valutano il deficit depurativo dell’Elba intorno al 40%. Una situazione che abbiamo fatto presente anche al ministro dell’ambiente Sergio Costa durante la sua recente visita all’Elba e il ministro ha invitato i Comuni a presentare progetti per accedere ai finanziamenti.
La situazione a Marciana Marina non era più tollerabile: da quasi 30 anni Goletta Verde trova dati fuori norma al troppo pieno del Moletto del Pesce, dove anche i prelievi del luglio 2020 hanno dato un risultato "fortemente inquinato". Ha quindi fatto bene l’amministrazione comunale a insistere per avviare a soluzione un problema che nessuno finora sembrava voler affrontare se non con dei palliativi.
Legambiente spera che questo accordo tra Comune e ASA sia attuato attraverso un coinvolgimento della cittadinanza e che sia il primo passo per risolvere gli evidenti problemi depurativi di cui soffre l’intera vallata Marcianese – a cominciare dai depuratori obsoleti e fuori norma di Marciana e Poggio – e di altre località elbane, per avviare quell’economia circolare dell’acqua della quale questa estate elbana insostenibile di assalto al mare, alle coste e alle risorse naturali sta dimostrando tutta la impellente necessità.