Coerenza o opportunismo? Evidentemente la seconda, questa è la scelta di un candidato alle prossime elezioni regionali che affronta improvvidamente in questi giorni il tema della sanità elbana.
Il candidato ricorda benissimo nel suo scritto le manifestazioni e le promesse non mantenute degli assessori regionali di turno, specie riguardo l’istituzione della terapia intensiva, ma dimentica quanto fece nel 2018 partecipando alle manovre interne che si svolgevano alle mie spalle da parte dei consiglieri del gruppo ViviAmo Portoferraio, facendo saltare un programma sanitario già concordato con l’ASL e con la Regione, nel quale era previsto il mantenimento dell'attuale organico della chirurgia e che prevedeva anche l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione (con tanto di primariato) con 4 posti letto di alta intensità in aggiunta ai 10 già esistenti di bassa intensità, esattamente al punto 5 del programma. Un piano targato Ferrari, Rossi e Palombi (e quindi Forza Italia). Un piano per il quale era già stata fissata la data di sottoscrizione, per la quale l’assessore regionale sarebbe appositamente venuta all’Elba, ma che grazie ad una lettera firmata in calce dai consiglieri comunali di ViviAmo Portoferraio (di cui, va ricordato, una si rifiutò di firmare ed altri affermarono in seguito di avere sottoscritto pur non sapendo bene di cosa si trattasse) fu bocciato dalla conferenza dei sindaci elbani creando le premesse per far saltare la mia presidenza, probabilmente proprio perché quel piano sanitario che si stava concretizzando (targato appunto Ferrari e Forza Italia…), cominciava a dare fastidio.
Una storia, questa, contenuta insieme ad altre nel capitolo tredici del libro “La Balena Bianca e la caduta dell’ultimo castello”, scritto da Claudio de Santi per ricordare anche i fatti accaduti a Portoferraio dal 2014 al 2019.
Si potrebbero scrivere anche altri capitoli di quelle storie. Eviteremmo volentieri, sempre che nella campagna elettorale in corso per le elezioni regionali i candidati in ballo scelgano per i propri comizi elettorali la coerenza e non l’opportunismo.
Mario FERRARI