Apprezziamo la sensata risposta di Lagambiente Arcipelago Toscano ai sindaci di Capoliveri e Porto Azzurro e prendiamo in parola la dichiarata volontà di risolvere concretamente il problema cinghiali anche sul loro territorio, dove, tra l’altro, si trovano importanti aziende agricole che da anni subiscono un’insopportabile pressione da parte dei suini.
Il sindaco Simone Barbi in primis, Davide Montautti poi assieme a Gabriella Allori, Marco Corsini e Angelo Zini hanno dimostrato la responsabilità e il rispetto del mandato che il voto dei cittadini gli ha conferito difendendo il territorio per il bene della comunità, senza lasciarsi suggestionare dal poco nobile e ludico scopo venatorio.
Un radicale cambiamento di prospettiva rispetto al passato anche da parte dei due sindaci elbani rimasti in disparte sul tema cinghiali, è la premessa necessaria per offrire un futuro dignitoso a chi lavora su questa isola, sia in ambito agricolo che turistico. Il cambio di direzione è improrogabile e necessario per una nuova collocazione ambientale/agricolo/turistica di un isola che ha tutte le carte in regola per presentarsi come eccellenza ed esempio per il turismo green italiano.
Dave Fabbri - Elba Consapevole