Anna Galli non ha alcun dubbio: è sempre più tempo di pensare ai bisogni della terza età. Del resto l'isola d'Elba, da più parti, è accusata da tempo di non riuscire a rispondere pienamente ai reali bisogni di questa categoria. E' notoriamente la più debole delle altre e in particolare in questo tempo di pandemia. Una categoria che è la più ampia e supera 1/3 della popolazione italiana. La riflessione della sindacalista coincide anche con le voci circolanti sui media, riguardanti provvedimenti restrittivi della libertà degli over 70, per cui sarebbero dovuti stare un po' confinati nelle loro case, per evitare il contagio.
"Non è proprio il caso di pensare a tali disposizioni per la terza età- ha commentato Anna, membro della segreteria del sindacato Spi Cgil dell'isola - viceversa occorre sempre più puntare a garantire servizi e impegni socio-culturali per i meno giovani. Ora siamo in un periodo difficile e quindi le programmazioni in loro favore si dovranno attuare appena il clima pandemico sarà sconfitto o quasi. Ma anche adesso una passeggiata per vedere il mare o raggiungere un giardino, si deve garantire agli anziani per interrompere a volte il loro isolamento e fare un po' di moto, con le dovute regole in vigore.
Piuttosto è molto importante il contrario, che gli altri stiano attenti a non contagiare se stessi e quindi gli over 70.
Le persone non più giovani stanno ben attente ai rischi, sono invece alcuni giovani e anche tanti adulti ad avere atteggiamenti sbagliati in tempo di pandemia.
Quando vado fuori a far spesa o per altri motivi, vedo persone senza mascherina protettiva o la portano in modo scorretto, abbassata, e talvolta fanno anche assembramenti.
Faccio uno specifico appello a rivedere i comportamenti, perché in quel modo alcuni si possono contagiare col virus e poi lo portano in famiglia, dove possono esserci anche gli anziani che ammalandosi possono rischiare anche la vita".
E la Galli conclude il suo ragionamento elogiando il Forum giovanile dell'Arcipelago Toscano, che notoriamente vede ragazzi delle scuole superiori impegnati in azioni di solidarietà.
"Sono di esempio per tutti questi studenti- conclude la sindacalista portoferraiese - durante questi mesi difficili si sono prodigati per creare aiuti agli studenti in difficoltà, hanno organizzato insieme a specialisti un centro di ascolto telefonico, per le persone in difficoltà psicologica ed hanno fornito mascherine ai meno giovani, d'intesa con la Protezione civile La Racchetta. Questa è la strada da seguire. Bisogna porre attenzione agli anziani e far crescere la solidarietà tra tutte le persone dell'isola. I comuni, le associazioni, appena sarà possibile, devono realizzare attività, maggiori di quelle esistenti, in favore della terza età, per garantire servizi necessari e per contrastare situazioni di difficoltà e di isolamento sociale".