Nel passato prossimo come in quello remoto crisi di governo come quella attuale ne ho viste tante.
Ho sempre capito poco delle crisi di governo e della democrazia parlamentare conseguente che si mette al lavoro con tutti suoi protagonisti: Presidente della Repubblica, deputati e senatori.
In ogni crisi un fatto è sempre stato chiaro: tutti i protagonisti si muovono e agiscono per il bene dell’Italia.
Questa è la democrazia parlamentare, che si svolge dentro il “palazzo”, ad opera dei rappresentanti del popolo. I protagonisti comunicano con l’esterno del palazzo tramite i “media”: opinionisti, stampa, tv.
Ognuno dice la sua e commenta quello che succede.
A me, elettore con diritti e doveri conseguenti, resta il ruolo di spettatore di quanto stanno facendo i protagonisti che ho contribuito ad eleggere dando il voto ad programma politico (deputati e senatori) e che non ho contribuito ad eleggere (capo dello stato) e in questa legislatura anche Presidente del Consiglio.
Il ruolo di spettatore elettore me lo ritrovo cucito addosso sempre subito dopo ogni elezione.
In questo ruolo in ogni legislatura della repubblica mi sono ritrovato davanti al ripetersi di episodi quali la formazione di governi tra schieramenti politici che non hanno vinto le elezioni, deputati e senatori che ho contribuito ad eleggere che possono saltare da uno schieramento politico all’altro perché sono stati da me eletti senza vincolo di mandato, senatori mai eletti da nessuno (quelli a vita) che con il loro voto contribuiscono a tenere in piedi un governo.
Tutto legittimo.
Marcello Camici