«Troppo spesso i traghetti rimangono a banchina e i passeggeri sono costretti a passare la notte a Piombino. Sui social sono segnalati i disagi dei cittadini e ciascuno, anche senza competenze in materia di navigazione, individua le presunte colpe.
Tralasciamo le accuse al monopolio del gruppo Onorato, di cui Toremar e Moby fanno parte, anche perché il traghetto di Blu Navy è sempre il primo a saltare le corse. C’è chi incolpa i comandanti, ma loro ribattono che devono applicare le norme sulla sicurezza che prima non c’erano. Poi c’è poi chi critica i lavori fatti al porto di Piombino con la risacca o il limitato spazio di manovra riservato ai traghetti per l’Isola, oppure accusa le motonavi si essere troppo alte e poco manovriere a causa della scarsa potenza dei motori, etc. etc. Insomma, chi più ne ha più ne mette! Tuttavia il problema rimane irrisolto, almeno finché si ferma al mugugno. A questo punto occorre che la Regione Toscana promuova una riunione tecnica per comprendere le cause che determinano questa frequente interruzione della continuità territoriale. Mi pare opportuno, se questa è la strada, che nella fase preparatoria siano ascoltati singolarmente i comandanti dei traghetti. Chi introdurrà la conferenza conoscerà direttamente da loro, consultati con la massima riservatezza e discrezione, buona parte delle difficoltà che si pongono nella sicurezza della navigazione e nelle rischiose manovre d’ormeggio e disormeggio, e sicuramente riceverà consigli, suggerimenti e proposte concrete.
Insomma, una bella base per una riunione che consentirà di andare oltre le abituali chiacchiere o i soliti appelli a risolvere, o comunque ridurre quest’annoso problema. Sì, d’accordo, ma come?».
Lorenzo Marchetti