Nel 2020 l’economa elbana si è salvata grazie alla insperata stagione estiva che ha portato molti turisti sull’isola per la impossibilità di andare all’estero degli italiani. Ma se nel 2021 non faremo niente per mantenere il credito acquisito dal punto di vista turistico le conseguenze saranno tragiche”.
Claudio de Santi interviene nuovamente con delle considerazioni legate agli effetti della pandemia Covid sull’economia turistica dell’isola d’Elba: “Il mio precedente intervento legato alle residenze di comodo sull’isola emerse dai riscontri sugli screening fatti sul territorio – ricorda de Santi – ha acceso un dibattito sui social che ha fatto emergere, oltre alla reale consistenza del problema di avere esatta contezza delle persone effettivamente residenti sull’isola, il rischio che si corre in prospettiva della prossima stagione turistica”.
“Proprio oggi è stato reso noto il piano vaccinale predisposto dalla regione Toscana, fatto su basi che non tengono conto dell’importanza dell’industria turistica, che se in campo nazionale rappresenta il 13% del PIL, per la micro realtà dell’isola d’Elba supera abbondantemente il 75%.
La Toscana parte con vaccinazioni di massa generalizzate soprattutto sulle fasce d’età, ma l’Elba ed in generale tutte le località della nostra regione che vivono esclusivamente di turismo avrebbero bisogno di un intervento mirato a tranquillizzare i propri potenziali ospiti.
E’ utopia tornare al concetto di Elba Covid Free che – anche se non mantenuto a lungo – ha incoraggiato gran parte dei turisti che nel 2020 hanno scelto l’Elba per le loro vacanze. Potrebbe però essere costruito un piano di vaccinazione mirato per fare dell’isola d’Elba una zona a basso rischio, vaccinando intanto tutte le categorie coinvolte nell’indotto dell’industria turistica, dalla balneazione all’arte, dalla cultura ai percorsi enogastronomici e sportivi.
Auspicando quindi che venga attuato prima possibile il piano vaccinale della Regione Toscana, dobbiamo spingere – questo è il messaggio per i nostri politici di riferimento – per la creazione di una corsia preferenziale per rendere Covid Free prima possibile - intanto - almeno le strutture legate alla ristorazione e all’accoglienza turistica, affiancando a questo una adeguata campagna di comunicazione .
Come al solito ( e qui tocco un tasto dolente) si parte in ritardo, perché la nostra cabina di regia turistica pare in altre faccende affaccendata, ma l’Elba già provata più di quanto appare dalla crisi economica non può permettersi di fallire in questo 2021 da cui dipende gran parte del suo futuro. Anche un mese di tempo guadagnato potrebbe essere determinante in questo senso”.
Claudio De Santi