La modalità Didattica a distanza, a cui la scuola nell'ultimo anno è stata purtroppo costretta spesso a ricorrere, ha generato un diffuso preoccupante peggioramento negli studenti di cui anche i docenti si sono in molte occasioni lamentati. Secondo un'inchiesta promossa da Save the Children e realizzata da Ipsos emerge che: «Quasi quattro studenti su dieci dichiarano di avere avuto ripercussioni negative sulla capacità di studiare (37%). Stanchezza (31%), incertezza (17%) e preoccupazione (17%) sono i principali stati d'animo che hanno dichiarato di vivere gli adolescenti in questo periodo, ma anche disorientamento, apatia, tristezza e solitudine». I ragazzi costretti a casa, spesso con genitori lavoratori e senza alcuna vigilanza, seguono in modo saltuario e assolutamente parziale le lezioni, avvalendosi della possibilità di tenere la telecamera spenta, e dedicano il loro tempo-scuola a navigare senza freni su internet o fare giochi al telefonino con i compagni, molto spesso si astengono completamente dal seguire le lezioni semplicemente lamentando problemi di connessione.
In questa situazione disastrosa, eccezione fatta per una esigua minoranza che si distingue per diligenza e laboriosità, la maggior parte degli studenti si approfitta del sistema in cui sono costretti, così, ogni giorno, dopo aver detto "presente" al microfono al momento dell'appello, se ne sta comodamente in pigiama, libera di non seguire le lezioni, né fare i compiti. La Didattica a distanza consegna agli studenti gli strumenti per oziare e li incoraggia a non impegnarsi nel loro rendimento scolastico poiché non controllati, se non quando vengono saltuariamente chiamati dal professore che, nei sui 45 min di tempo della lezione, non riesce contattare uno ad uno tutti gli studenti collegati e non ha la percezione di cosa succede dietro lo schermo.
Alla luce delle ormai comprovate conseguenza dannose, è pertanto inaccettabile che le nostre autorità, al fine di alleggerirsi dalle responsabilità, con l'attivazione del la Didattica a Distanza, perseverino nel disporre in via cautelativa la chiusura a tappeto di interi istituti, e trasformino così la scuola, un tempo riconosciuta come sistema educativo di istruzione e formazione, in modalità "Sistema gravemente diseducativo", invece di limitare questa scelta a situazioni di comprovata necessità, a tempo determinato, ai singoli individui o alle singole classi, per il bene della scuola, delle famiglie, ma soprattutto dei nostri ragazzi!
Le preoccupazioni di un genitore.