Francesco Gentili, consulente del lavoro con studio a Marciana Marina, nel quadro della recente ristrutturazione dirigenziale di E.S.A. spa ha assunto la funzione di membro del Consiglio di Amministrazione della Società che gestisce il delicato e strategico comparto della raccolta dei rifiuti all'Elba.
Un compito impegnativo che Gentili ha iniziato a svolgere puntando più in alto rispetto alla mera erogazione del servizio, secondo idee di base centrate sul coinvolgimento degli isolani nel processo di miglioramento ambientale indispensabile per un territorio che vive di ospitalità, e su linee di cui ci ha parlato in una informale intervista:
Questa mia nuova esperienza è iniziata a luglio 2020, ho accettato l’incarico perché quale professionista ero interessato a fare una nuova esperienza di lavoro all’interno di un Consiglio di Amministrazione di una delle più grandi e importanti aziende elbane. Per me lavorare a fianco di un Presidente con una grossa esperienza come Livio Giannotti è una lezione continua è fare formazione professionale di alto livello. Un azienda, in economia aziendale, indica un organizzazione di persone e mezzi finalizzate alla soddisfazione di bisogni umani. In Esa Spa ho trovato l’espressione reale di questo concetto. Ci sono operai e impiegati che sentono l’azienda come loro, che lavorano veramente per soddisfare i bisogni umani, persone qualificate che sanno fare bene il loro lavoro, questo penso sia il punto di forza dell’azienda.
Quali deleghe?
Mi sono preso l’impegno di essere il punto di riferimento per le amministrazioni comunali dell’Elba occidentale, del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e per i rapporti con le associazioni di categoria e le associazioni ambientali elbane come Legambiente, Cai e Italia Nostra. Mi sono già relazionato più volte con i vari rappresentanti e ESA è presente su alcuni progetti come ad esempio SEIF promosso da Acqua dell’Elba o la Carta Europea del Turismo Sostenibile promosso dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. E’ notizia di questi giorni la proposta di creare un progetto elbano per la pulizia delle discariche abusive presenti da anni nel nostro territorio. Un progetto comprensoriale dove il ruolo di Esa sarà quello una volta acquisiti i dati delle aree dove sono stati illegalmente abbandonati i rifiuti predisporre un progetto che dovrà essere condiviso e finanziato dalle amministrazioni comunali. Quindi è bene chiarire che ESA Spa essendo un azienda sarà a disposizione per la pulizia delle discariche abusive solo previa autorizzazione e impegno di spesa dei soggetti competenti.
Per il momento invito i cittadini a non inviare le segnalazioni dei siti da bonificare direttamente a ESA ma di fare queste segnalazioni alle associazioni come Legambiente, CAI e Italia Nostra che si sono prese l’impegno, in questa prima fase, di censire le aree presenti su tutto il territorio elbano dove sono stati abbandonati dei rifiuti. Aggiungo che non dobbiamo avere fretta perché questo è un progetto importante per l’immagine turistica dell’Elba e quindi va creato correttamente perché possa essere non uno spot ma un’azione risolutiva. Inoltre dobbiamo pensare anche ad azioni che scoraggino nel futuro l’abbandono dei rifiuti tipo aeree video sorvegliate e rispetto e controllo di misure già previste dalle leggi nazionali. Ad esempio sarebbe opportuno che tutti i Comuni elbani richiedessero per ogni denuncia di inizio lavori edili, a fine lavori, il formulario dei rifiuti conferiti al centro di raccolta. Penso che questa azione già adottata da alcuni comuni e Legge in Val d’Aosta potrebbe portare alla diminuzione delle discariche abusive di inerti edili e potrebbe essere anche uno strumento per la lotta al lavoro nero.
Molte volte i cittadini non sanno che non è cosi semplice pulire i nostri sentieri o boschi dai rifiuti abbandonati, ci sono dei rifiuti speciali (ad esempio i rifiuti edili, l’eternit, frigoriferi, la carta catramata ecc..) che nemmeno ESA può recuperare. Per questo abbiamo bisogno di un progetto elbano ben studiato nel rispetto dei ruoli e della normativa.
...e per il futuro?
La mia “Vision” elbana è arrivare a sensibilizzare i nostri cittadini sull’importanza del giusto conferimento dei rifiuti, nel rispetto del nostro ambiente per il futuro dei nostri figli e nipoti. E’ portare il servizio di porta a porta in tutti i comuni elbani, è avere un calendario unico/elbano per la raccolta dei rifiuti e tutto questo sarà possibile solo se si riuscirà a fare sistema fra le amministrazioni e le associazioni di categoria e di volontariato.