Stando alle cronache di questi giorni il Pd Toscano in mano alla Bonafè se proverà a riunirsi rischia di esplodere come una polveriera.
Insomma siamo ridotti che anche riunire gli iscritti – cioè la cosa più normale e ovvia per un partito – ci espone agli effetti dirompenti di una bomba. Possibile che tutto questo sia avvenuto senza che nessuno abbia avuto consapevolezza dei rischi ai quali ci andava esponendo la Bonafè con le sue sortite pretenziose che con la messa a punto di una politica regionale, che non abbiamo, ha ben poco a che fare.
Quello di cui non siamo stati capaci di dotarci finora, come confermano denunce e scandali che abbondano, dobbiamo riuscire a farlo ora.
Il che vuol dire mettere il partito, e non solo a Firenze, in grado di discutere e decidere senza pistole in mano.
Io aspetto di poterlo fare a Pisa dove è ancora buio pesto con tanto di commissariamento.
Renzo Moschini