La proposta avanzata dal vice presidente della provincia di Livorno in merito ad un’unica autorità portuale regionale è condivisibile nel merito rispetto alle sinergie che dovrebbero mettere in campo vaste realtà territoriali, andando oltre i tradizionali limiti geografici di competenza.
Ricordiamo che a suo tempo noi avevamo posto questa questione, ma non vi fu nessun tipo di sussulto, anzi, ci furono precise critiche in tal senso.
Oggi questo argomento ritorna all’ordine del giorno ed a sollevarlo è un autorevole esponente della stessa maggioranza che governa tutti i livelli istituzionali.
Chiaramente è difficile capire perché proprio ora emerga questa ipotesi, in un momento particolare e proprio a ridosso della scadenza naturale e definitiva del mandato del Presidente dell’APPE Piombino Isola d’Elba.
Forse ci saranno motivazioni interne alla sinistra che non conosciamo, ma che non possono restare solo in quell’ambito e gradiremmo sapere se vi è una volontà ampia per sostenere l’eventualità che si possa veramente andare verso una soluzione di questo genere.
Non si può pensare che siano solo iniziative estemporanee di chi ricopre precise cariche, se così fosse sarebbe opportuno chiarire subito, visto che tali esternazioni implicano l’esigenza di un ampio dibattito a tutti i livelli.
Se poi vi sono problematiche di altro genere e strumentali a vicende inerenti gli assetti territoriali è bene che si entri subito nel merito, visto che non vi è certo tempo da perdere con i giochetti della politica meno autorevole.
La portualità non è solo nomine e poltrone appetibili e gli appetiti personali al momento sono tanti, bensì un sistema logistico fondamentale per le imprese e per lo sviluppo dell’economia, nonostante la crisi che ha colpito tutto il settore a partire dai principali porti italiani.
Pertanto, nello spirito di una prospettiva seria tesa ad aprire nuovi orizzonti nell’ambito di una visione delle politiche infrastrutturali regionali che abbandoni i campanilismi e le mere esigenze localistiche e personalistiche, ci rendiamo disponibili a discutere senza pregiudizi e pregiudiziali ma soltanto se si verificheranno condizioni favorevoli che tendono a risolvere le eventuali problematiche nel suo insieme in modo costruttivo e celere , oltretutto una sinergia collaborativa delle tre portualità farebbe anche attenuare fino a scomparire quell'aria di figli e figliastri che spesso opprime alcuni più di altri. Probabilmente siamo già in ritardo e l'attuale momento ci impone scelte coerenti , coraggiose , lungimiranti e nei tempi tecnicamente più brevi possibile. La politica, per i suoi lacci , lacciuoli , veti incrociati e particolarismi spesso sembra quasi d'impaccio al nuovo che avanza e che chiede risposte quasi online per rimanere al passo con i tempi e non come freno al progresso.
Finisco dicendo testualmente le parole espresse dall'autorevole seconda carica della provincia..." certo non mancheranno resistenze campanilistiche e varie difficoltà ma potrebbe valere la pena di provarci con convinzione".
Disponibili , qualora vi fossero le condizioni , come precedentemente citato , non ci sottrarremmo ad un confronto con le altre forze politiche nel rispetto dei ruoli ma con ampio spirito collaborativo.
Franco Mori Direttivo Prov.le UDC