E’ sempre un piacere sottolineare la “completezza” dei resoconti dei consigli comunali, che escono dal Comune di Rio (pagati però con i soldi anche degli elettori dei gruppi consiliari di minoranza), laddove si offrono notizie sulle delibere approvate in Consiglio, solo riportando le dichiarazioni del Sindaco senza mai riferire un rigo di ciò che dicono le opposizioni. Per carità, non ci manca carta e penna per informare i paesani di ciò che facciamo: solo, sottolineiamo che nel solco delle migliori tradizioni democratiche di Breznev, Ceausescu e anche Pol Pot, i riesi vengono informati coi comunicati della stampa comunale in maniera parziale e (un pochetto….) faziosa e propagandistica su quanto avviene realmente.
Detto questo, entriamo nel merito, avvisando i lettori delle “meraviglie Corsiniane” sul bilancio comunale, che c’è molto poco da stare allegri. Che anche quest’anno saranno utilizzati fondi del risultato di amministrazione per pareggiarlo (€ 143.000), che da quando c’è la “nuova” maggioranza, l’incremento dei residui attivi (non capacità di riscuotere del comune) è salita da 4,8 a 8,0 mln , e che fra questi, i tributi da riscuotere sono passati da 3.3 mln del 2019 a 4.8 di quest’anno; che se non ci fossero i 900 mila del contributo della fusione (e presto non ci saranno più) col cavolo che si chiuderebbe in equilibrio; che questo preventivo è solo l’annuale e ricorrente libro dei sogni, tant’è che chiude a circa 21 milioni, quando poi di fatto i consuntivi chiudono a 10.
Il che significa che una volta all’anno si mostrano i muscoli, cioè all’approvazione del preventivo, ma poi, al consuntivo, la montagna partorisce il topolino: basti pensare alle 28 (28!!) opere pubbliche che sono presentate come fattibili in 6 mesi - cioè fino al 31 dicembre prossimo – e che ovviamente non saranno fatte: dalla caserma dei Carabinieri in giù.
In più, non una programmazione che proietti Rio nell’avanguardia degli anni ’30, non un’adeguata e moderna forma di raccolta rifiuti e spazzamento stradale (la ramazza, come si faceva cent’anni fa….). Non un’innovazione (esempio: le fontanelle pubbliche dell’acqua potabile), nulla di nulla. Ma non solo innovazione: basta che mettano due fiori al balcone e pensano che il comune sia bell’e a posto. Non un soldo d‘investimento per le politiche degli anziani, oppure per l’abbattimento di barriere architettoniche, zero per il diritto alla mobilità, zero per la protezione civile, zero per infrastrutture scolastiche e prescolastiche.
Continuiamo sul perché abbiamo votato in maniera contraria a questo bilancio? Preferiamo fermarci; tanto che faranno poco o nulla, i riesi lo sanno; e poi, c’è anche scritto sulle carte, visto che la parte disponibile del risultato di amministrazione sarà di 1,8 mln: non solo scarsa capacità di fare entrate, ma anche di fare spese.
Gruppo consiliare Terra Nostra