Senso unico in via Cairoli, Viale A.De Gasperi e Viale Einaudi. Scelta azzeccata o da rivedere? Secondo il Sindaco non è stata “frutto di scelte estemporanee” . E va bene, può darsi che alla fine la scelta risulti giusta. In passato, altre decisioni di rilievo prese dalla Amministrazione comunale, di qualunque colore politico, hanno sempre avuto i favorevoli e i contrari, i soddisfatti e “gli incazzati”. Non sono un tecnico del settore. E quindi non sono in grado di pensare a valide soluzioni alternative. Alcune considerazioni però desidero esprimerle.
E’ indubbio che nel tratto di strada che va dalle Ghiaie, non tanto fino al bivio dell’Enfola, ma almeno fino a quello dell’Albereto esiste da tempo, come ha detto il Sindaco, “un problema di sicurezza e di ordine per la mobilità privata” soprattutto nel periodo estivo. Ho sempre sentito dire, però, che importanti modifiche alla viabilità cittadina è opportuno non farle in periodi in cui il traffico raggiunge punte estreme. Da noi chiaramente in piena estate. Devono essere studiate e sperimentate prima, installando una segnaletica provvisoria che possa essere facilmente rimossa nel caso di esito negativo degli esperimenti. E devono essere studiate e verificate, possibilmente, da chi nella materia ha una particolare competenza.
L’Amministrazione ha deciso di incaricare il Politecnico di Milano per l’elaborazione di un Piano del traffico e di un progetto della mobilità urbana. Peccato che lo abbia fatto solo a fine giugno.Il programma di lavoro presentato dal Politecncio abbraccia un periodo di diversi mesi che, se non ricordo male, dovrebbe iniziare a febbraio e terminare con l’inizio dell’estate, a giugno. Quindi solo per l’anno venturo si può sperare in una diversa, più razionale disciplina del traffico. E si potrà anche accertare la bontà o meno del tanto discusso senso unico.
Registriamo punte eccezionali, mai viste, di arrivi e partenze. E’ giusto chiedere, come ha detto il Sindaco, “la collaborazione delle forze dell’ordine per controllare i punti strategici “ e predisporre una adeguata segnaletica dal Bivio Boni, in modo da incanalare diversamente chi deve andare verso il porto e chi vuole andare verso l’ospedale o il centro storico. Personalmente suggerirei di sollecitare anche la presenza di più personale della Autorità portuale e l’aiuto delle Polizie municipali degli altri Comuni. Il nostro porto serve anche le altre realtà comunali.Ma ai rallentamenti, alle insopportabili code che si formano in certe ore del giorno, specie se il tempo scoraggia i turisti ad andare al mare, forse concorrono, quest’anno, altre cause.
E’ innegabile, anzi tutto, che il senso unico istituito lungo la litoranea Ghiaie-Bivio per l’Enfola costringe non pochi automobilisti ad infilarsi “nell’imbuto” dell’incrocio del Ponticello. Ma c’è dell’altro.La strada di S.Rocco che da Via Carducci porta al Forte Inglese e poi scende in Viale Einaudi, in prossimità dell’Hotel Acquamarina, è interrotta al traffico delle auto all’altezza del Forte . Sembra che vada fatto un intervento di consolidamento della sottostante scarpata. Si tratta di una strada che avrebbe potuto essere oggi una preziosa via di uscita. E’ più di un anno che è stata disposta la chiusura. Non era il caso di fare una perizia per l’esecuzione d’urgenza dei lavori? Il personale tecnico per farla mi sembra che il Comune ce l’abbia.
La modifica alla viabilità in Calata Italia, decisa lo scorso anno dalla Autorità portuale con una ordinanza che ritengo manifestamente illegittima è, credo, un’altra causa di intasamento nell’incrocio del Ponticello. I due sensi unici istituiti nel tratto della Calata che va dalla corsia per lo sbarco degli automezzi dalla banchina dell’alto fondale fino alla strana rotonda di forma ellittica posta all’altezza del molo Massimo e la corsia riservata agli automobilisti che devono invece imbarcarsi, costringono chi vuole andare in centro o verso le Ghiaie a prendere Viale Elba, voltare a destra e infilarsi nella “via crucis” di Via Carducci. In altre parole quella modifica disposta dalla Autorità portuale sembra giustificata dalla sola esigenza di facilitare le operazioni di sbarco dai traghetti che approdano all’alto fondale. Non si è tenuto conto delle ripercussioni sulla viabilità circostante.
Ritornando agli arrivi di turisti con auto al seguito che, come si è detto, sono più che triplicati, forse non sarebbe male se l’Autorità portuale pensasse di organizzare diversamente il traffico marittimo.Per il futuro sarebbe il caso, anche per ragioni di sicurezza delle manovre nel porto, di evitare partenze quasi in contemporanea. Quando se ne autorizzano 5 nell’arco di 40 minuti, dalle 8 alle 8,40; 4 nello spazio di mezz’ora tra le 13,45 e le 14,15 o di 40 minuti dalle 18 alle 18,40; 3 persino in un quarto d’ora, dalle 16 alle 16,15 e ancora 4 in soli 35 minuti dalle 19,25 alle 20 e potrei continuare, non si può pensare che sul porto non si crei un po’ di.....”confusione” e che non venga messa in difficoltà la viabilità circostante. Il nostro porto, come ha detto il Sindaco “ non è una zona a parte”. E’ parte integrante di un centro abitato.
Giovanni Fratini