Circa un mese fa (il 24 luglio), dalle pagine di un locale ‘blog’, il Sig. Stefano Martinenghi, per conto di Barbatoja 1961 s.r.l., ha accusato la scrivente Amministrazione Comunale di aver ‘assaltato’ il ‘Primo stabilimento balneare’ dell’Elba sulla base di una sentenza del TAR della Toscana che, siccome – così testualmente il Martinenghi – ‘siamo in Italia…’, avrebbe dichiarato illegittimi manufatti edilizi realizzati dalla stessa Società. Manufatti che, a dire del Martinenghi, erano invece legittimi.
Lo stesso giorno ha segnalato che, a seguito di ricorso al Consiglio di Stato, quest’ultimo aveva sospeso la sentenza del TAR.
Alla replica del Comune, dettagliata e con espressi richiami anche alle precedenti pronunce del Giudice amministrativo e della Cassazione, ha ribadito che il Consiglio di Stato avrebbe (parole sue) ‘sventato’ lo ‘scandalo’ posto in essere dal Comune di Campo Nell’Elba, sottolineando altresì che il Comune ‘si è guardato bene dal ribattere alle mie accuse e spiegare il motivo per cui il Consiglio di Stato ha immediatamente sospeso in via cautelare la sentenza TAR’.
Val la pena, anzitutto, ricordare che il Tar della Toscana, in relazione ai manufatti realizzati da Barbatoja 1961 s.r.l., ha dichiarato:
- Che le opere realizzate sono state un tentativo di eludere quanto il Consiglio di Stato aveva già dichiarato illegittimo in precedenza;
- Che le stesse non sono affatto opere prive di rilevanza edilizia, bensì opere che costituiscono nuova occupazione edilizia del suolo, a carattere stabile e permamente, poste in essere in violazione delle norme di tutela dei corsi d’acqua.
- Che persino nel caso le si volesse inquadrare come opere prive di rilevanza edilizia ugualmente le stesse sono state poste in essere senza chiedere la relativa necessaria autorizzazione prevista dalla legge, e senza possibilità di sanatoria essendo quest’ultima stata richiesta a termini ampiamente scaduti.
Detto questo, la Barbatoja 1961 s.r.l. ha, come detto, appellato la sentenza. Ma è anche vero che ha chiesto la sospensione della stessa per il tempo strettamente necessario a consentire la costituzione del Comune e la trattazione della questione in sede ugualmente cautelare, ma nel pieno contraddittorio delle parti. Come giustamente fa in questi casi, il Consiglio di Stato, posto che si era ormai alla fine di luglio e occorreva concedere al Comune il termine per costituirsi e prendere posizione, ha sospeso la sentenza ma fissando immediatamente l’udienza al 26 di agosto per la trattazione della sospensiva della sentenza nel contradittorio delle parti.
Non è abitudine del Comune – a differenza del Sig. Martinenghi – affermare che un Giudice gli dà ragione e si sia pronunciato in un senso o nell’altro addirittura prima che la questione sia trattata alla presenza di entrambe le parti e siano state sentite le difese di ciascuna di esse. Il Consiglio di Stato ha tenuto l’udienza il 26 di agosto, ha potuto quindi leggere ed esaminare anche le difese del Comune, e con ordinanza n. 4568/2021, ha affermato ‘che la ricostruzione fattuale proposta dall’appellante [Barbatoja 1962 s.r.l.] anche in relazione alla documentazione fotografica prodotta non è in grado di inficiare validamente le conclusioni raggiunte dal primo giudice in relazione al posizionamento rispetto al Fosso del Canaletto e alla tipologia delle opere realizzate’. In altre parole ha confermato quanto già aveva affermato il TAR della Toscana circa il fatto che i manufatti non sono affatto opere prive di rilevanza edilizia, bensì opere che costituiscono nuova occupazione edilizia del suolo, a carattere stabile e permanente, poste in essere in violazione delle norme di tutela dei corsi d’acqua.
Ha rigettato l’istanza di sospensiva della sentenza del TAR della Toscana condannando altresì la società alle spese del giudizio cautelare.
Si immagina, a questo punto, che per il Sig. Martinenghi il Consiglio di Stato si sia trasformato immediatamente da Giudice che ha ‘sventato lo scandalo’ del Comune in Giudice che decide così perché ‘siamo in Italia…’.
Il Sig. Martinenghi ha affermato di aver denunciato il Sindaco e gli altri amministratori e tecnici comunali. Altrettanto sta per fare l’Amministrazione Comunale nei confronti del Sig. Martinenghi.
Ma ancora una volta il Comune risponde sulla base delle decisioni dei Giudici. Quelle pronunciate dopo che tutte le parti sono state sentite. E attraverso le decisioni dei giudici risponde alle fuorvianti ricostruzioni del Sig. Martinenghi
Altre udienze dovrà svolgere e decisioni dovrà prendere, su questa questione, il TAR della Toscana nei prossimi giorni. Il Comune le attende con piena fiducia.
L'Amministrazione Comunale di Campo nell'Elba