Caro Sig. Gentili, mi cascano le braccia. I residenti producono e conferiscono rifiuti tutto l’anno. Sarà possibile che d’estate diventino meno accorti e rispettosi?!
Come sa chi si occupa di turismo all’Elba, una notevole fetta di presenze turistiche è dato dagli affitti di appartamenti privati. I numeri non sono certo banali anche se non esistono statistiche ufficiali. Che si tratti di affitti da parte di singoli proprietari o di agenzie intermediare un po’ più organizzate, finisce che dal momento che si tratta di civili abitazioni affittate a turisti, seguono le stesse logiche di conferimento e raccolta dei residenti e non quelle delle attività ricettive.
Come si sa, al giorno di partenza (prevalentemente sabato o domenica), il cliente in partenza ha accumulato spazzatura di vari materiali e che in un modo o nell’altro va conferita perché non può rimanere in eredità al cliente successivo. Quindi proprietari di detti appartamenti, donne delle pulizie, manutentori e agenti vari, in quei giorni si trasformano in un esercito di spazzini (operatori ecologici) per i propri clienti e vanno a conferire i suddetti rifiuti dove si può e spesso dovendo conferire i sacchetti così come predisposto dai propri clienti (o pensa che i suddetti si mettano a rimestare nella spazzatura di altri per differenziarla?).
Altro che persone che come dice lei “incuranti del futuro dei loro figli continuano a non differenziare”. Quei bidoni automatizzati sono insufficienti anche perché a questo esercito di improvvisati spazzini per necessità si uniscono poi coloro che in partenza dai suddetti appartamenti/case vogliono conferire personalmente nei bidoni automatici.
Tra questi ci sono un buon numero di stranieri che la tessera sanitaria non ce l’hanno e sono costretti a mettere i sacchetti vicino ai bidoni perché non c’è alternativa… A dire la verità ho visto buttare sacchetti anche nei cestini pubblici o nei contenitori di qualche condominio.
Non mi piace per nulla che ESA dia per sua voce colpa ai residenti per questo problema. Qui siamo di fronte ad una grossa sottovalutazione da parte di ESA di quanto sopra descritto. Va anche bene mettere le telecamere ma attenzione ad aumentare la capacità dei punti di raccolta e rimuovere le barriere per gli stranieri perché diversamente chi deve conferire, se non riesce a farlo per i suddetti motivi, e non potendo portarsi i rifiuti a casa sua, li getterà altrove con grosse conseguenze per il nostro ambiente.
Il problema non è il porta a porta, ma il fatto che non ritiriate tutti i materiali tutti i giorni. Se lo faceste almeno di sabato e domenica risolvereste gran parte della questione.
Stefano Martorella