Ho scoperto per caso che l’Autorità di sistema portuale aveva predisposto, tempo fa, un nutrito programma di eventi per partecipare alle Giornate dei porti italiani, iniziativa lanciata a livello nazionale da tutte le Autorità di sistema portuale “per avvicinare la cittadinanza alla vita e cultura portuali”. Incuriosito, sono riuscito a trovare quel programma. Ho letto anche il comunicato di presentazione stilato dalla Autorità, agli inzi dello scorso mese di settembre, nel quale è stato scritto, tra l’altro, che l’isola d’Elba avrebbe avuto un ruolo di “ASSOLUTA PROTAGONISTA degli IPD” (acronimo che sta per Italian Port Days – in italiano, Giornate dei porti italiani. Ci ho messo un po’ per capirlo).
Sono rimasto abbastanza deluso. Dei 16 eventi organizzati, tra settembre e ottobre, ben 13 sono stati previsti sul porto di Livorno, in buona parte all’interno della Fortezza vecchia, edificata dai Medici. Appuntamenti culturali “di ampio respiro”, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali di cui uno anche “acrobatico”. I rimanenti 3 a Piombino, Portoferraio e Capraia. Nel nostro porto, solo il primo giorno di ottobre, potremo partecipare a visite guidate grazie alla collaborazione del Gruppo elbano delle guide turistiche. E con l’occasione sarà presentato il progetto, già sperimentato a Rotterdam, che prevede il coinvolgimento degli studenti per “ catturare storie, immagini e testimonianze dei cittadini nei diversi scenari del waterfront”. In sostanza per raccontare la città che ha vissuto e vive a ridosso della zona portuale. Sul fronte mare.
Non può che regalarci un po’ di soddisfazione la scelta di Portoferraio per la promozione di una iniziativa già attuata, addirittura, nella grande città portuale di Rotterdam.
Ma se penso che, a fronte delle 13 manifestazioni messe in cantiere a Livorno, all’Elba se ne svolgerà solo una, quella appunto del 1° ottobre e che, nel cartellone degli eventi, non è stato inserito il Comune di Rio, con il suo antico porto, ricco di storie, mi resta difficile comprendere come possa essere stata assegnata alla nostra isola la medaglia di “assoluta protagonista degli IPD”.
E’ evidente, invece, che il ruolo di “assoluta protagonista” lo ha avuto la città capoluogo di Provincia con il suo porto indubbiamente importante. E che, invece, le altre realtà portuali della periferia hanno potuto “mettere in scena” ben poco. Eppure anche Portoferraio avrebbe potuto offrire, come Livorno, uno stupendo scenario di forti e di bastioni medicei. E Rio, di sicuro, sarebbe stata in grado di ospitare, degnamente, almeno un evento nell’altrettanto stupendo scenario del Parco minerario. Solo che si fosse pensato e voluto un programma meno squilibrato.
Giovanni Fratini