Alle origini della persecuzione ed eliminazione di oppositori e minoranze, alle origini dell’orrore della Shoah. Non è il viaggio del Treno, che quest’anno resta fermo non a causa della pandemia ma perché secondo la tradizionale cadenza che si è data la Regione il Giorno della Memoria nel 2022 si celebra attraverso il Meeting (anche per questa edizione in versione on line) con studentesse e studenti. Ma è il focus del percorso di avvicinamento alla ricorrenza del 27 gennaio che come di consueto ha il suo cuore nel corso rivolto ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado per fornire materiali e strumenti di analisi adeguati all’elaborazione di proposte didattiche destinate agli studenti.
Il corso, gratuito e on line, si intitola “Discriminare, imprigionare, annientare. L’Italia fascista nell’Europa del Terzo Reich” e indaga, a un secolo dalla fondazione del partito nazionale fascista, su ruolo e responsabilità che il regime mussoliniano ebbe nella preparazione del terreno ideale, politico e culturale che portò al genocidio della popolazione ebraica, di Rom e Sinti, all’eliminazione fisica degli oppositori.
“Per non dimenticare e tramandare alle giovani generazioni la vergogna degli anni più bui della nostra storia affinché mai più possano ripetersi – spiega l’assessora all'istruzione e alla cultura della Memoria Alessandra Nardini - abbiamo il dovere di far conoscere pienamente cosa è stato l’orrore della Shoah, della persecuzione di dissidenti e minoranze volute e attuate dal nazifascismo”. “Quest’anno – prosegue Nardini – abbiamo cercato di andare ancora più a fondo, e in particolare di promuovere un’analisi delle ragioni e degli accadimenti che aprirono la strada verso quell'abisso dell’umanità. Nel solco di quanto già compiuto negli anni precedenti, vogliamo che il nostro contributo alla cultura della Memoria fornisca alle studentesse e agli studenti gli strumenti per analizzare appieno la follia dell'ideologia alla base del nazifascismo per far sì che oggi non si abbassi mai la guardia di fronte al riemergere di pericolosi rigurgiti di razzismo, xenofobia, antisemitismo e ogni altra forma di discriminazione. La conoscenza e la Memoria sono i vaccini più efficaci che abbiamo e che dobbiamo promuovere".
Al via dal 7 ottobre prossimo, il corso è promosso dalla Regione Toscana in partnership con Ufficio scolastico regionale della Toscana e Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età Contemporanea. A realizzarlo è la Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato – Luoghi della Memoria Toscana. Si articolerà in sei lezioni, riservate ai docenti, e in una serie di “dialoghi” aperti a tutti. Avrà tra i relatori alcuni dei massimi esperti e studiosi di questi temi come Dianella Gagliani, Nicola Labanca, Marco Palla, Paolo Pezzino, Frediano Sessi.
“Data l’importanza che il Giorno della Memoria riveste dal punto di vista storico, culturale e sociale, l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana - dichiara il suo direttore Ernesto Pellecchia – ha attivato una capillare diffusione nelle scuole secondarie di II grado della Toscana dell’azione promossa da Regione Toscana. Si ritiene, infatti, l’iniziativa di estremo valore sia per gli aspetti di natura formativa sia per le possibilità di trasferimento nella prassi didattica. Le lezioni tenute da docenti universitari, che prevedono il confronto tra esperti e corsisti, sono, a mio parere, di particolare rilevanza poiché intendono offrire strumenti professionali adeguati alla progettazione di attività didattiche nell’ambito scolastico; questa modalità di conduzione, che prevede il ripercorrere le questioni legate alla storia del fascismo inserito nel più ampio contesto europeo, potrà senza dubbio favorire l’elaborazione consapevole delle fonti documentali e dei risultati della ricerca storica”.
Camilla Brunelli, direttrice della Fondazione Museo della Deportazione, dà qualche dettaglio su come si sviluppano le lezioni: “Dopo il corso on line per gli insegnanti della Toscana dell’anno scorso che ha avuto molto successo, anche quest’anno è stato organizzato in avvicinamento al Giorno della Memoria 2022 un percorso di conoscenza e approfondimento per i docenti delle scuole secondarie di secondo grado: questa volta sull’Italia fascista nell’Europa del Terzo Reich con lezioni tenute da alcuni tra i massimi esperti sull’argomento come Dianella Gagliani, Nicola Labanca, Marco Palla, Paolo Pezzino e Frediano Sessi. Le lezioni si alterneranno a ‘Dialoghi tra passato e presente’ nei quali saranno approfonditi alcuni aspetti e affrontate tematiche anche con riferimento all’attualità. Per il 27 gennaio 2022 sono previste in diretta streaming, per gli studenti e le studentesse, testimonianze e videointerviste di sopravvissuti della Shoah e della deportazione”. “E’ ormai dal 2008 – commenta Brunelli - che la nostra Fondazione collabora con la Regione Toscana per la realizzazione di eventi per il Giorno della Memoria, come il Treno della Memoria per Auschwitz e il Meeting. La pandemia ha purtroppo imposto un cambio di passo ma non ci ha fermati”.
“Sono passati 20 anni dalle prime iniziative per il Giorno della Memoria – ricorda Ugo Caffaz, consulente dell’assessora Nardini alle politiche per la memoria e anima fin dalla prima edizione, nel 2002, del Treno toscano -. La Regione Toscana fin dall’inizio ha puntato sulla formazione degli insegnanti e, attraverso di loro, degli studenti. ‘Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’: questa impostazione ci ha guidato fino ad oggi e, speriamo, anche per il futuro. Sono stati fondamentali i testimoni come Marcello Martini deportato politico a soli 14 anni, Andra e Tatiana Bucci deportate a 4 e 6 anni per la “razza”, e così anche la scrittrice Edith Bruck. In questi anni il Treno della Memoria, primo in Italia, ha portato seimila studenti e 700 insegnanti ad Auschwitz; migliaia di studenti e studentesse hanno incontrato i testimoni in religioso silenzio. Ai seminari, realizzati con la collaborazione delle università, sono intervenuti personaggi come Bauman, Oz, Yehoshua, Grossman e studiosi coma Enzo Collotti. Tutto questo è documentato”.
Parlando della prossima edizione del Meeting della Memoria, Caffaz aggiunge: “Non ci ha scoraggiato neppure la pandemia. La creazione di un treno virtuale ha consentito di raggiungere praticamente tutte le scuole della Toscana. Quest’anno seguiremo ancora questa strada e quella che era una Summer school di una settimana prima di ogni viaggio, ora dura quattro mesi da ottobre al 27 gennaio prossimo, al Giorno della Memoria che vedrà una iniziativa ancora in remoto, sperando che sia l’ultima!”.
A complemento del corso di formazione per i docenti, studenti e insegnanti potranno contare su una ricca offerta di materiale supplementare di archivio e di ricerca.
In occasione dei sessant’anni dal processo ad Adolf Eichmann, ritenuto il maggior responsabile operativo dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista, nelle prossime settimane sarà ultimato e reso disponibile il nuovo formato online de “Il processo. Adolf Eichmann a giudizio 1961-2011”, mostra storico-documentaria realizzata da istituzioni berlinesi la cui edizione italiana è stata finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito delle iniziative dedicate al “Giorno della Memoria 2012” e curata dalla Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana della mostra.
Inoltre, sulle pagine web di regione.toscana.it, è fruibile l'archivio video di vent'anni di lavoro della Regione Toscana sul Giorno della Memoria. Un lavoro importante svolto in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, che offre la possibilità di accedere all'intera documentazione audiovisiva in cui spiccano le testimonianze delle persone sopravvissute, assieme alle interviste e agli interventi di personalità della cultura e dello spettacolo tra cui Steven Spielberg, Roberto Saviano, Abraham B. Yehoshua, Helga Schneider, Edith Bruck, Amos Oz.
L'archivio è raggiungibile al seguente link: https://www.regione.toscana.it/storiaememoriedel900/giorno-della-memoria/video
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