La domanda è legittima perché l’ambiente è stato cancellato, per legge, anche dall’insegna del Ministero e dai suoi uffici. Non si trova alcun riferimento a parchi e aree protette sui cui territori si pensa di poter fare i propri comodi anche in barba alla legge, come pretendevano quegli speculatori che già in passato hanno fatto più danni della grandine.
Parto da qui perché la Legge quadro sui parchi approvata nel dicembre del 1991 fu considerata una svolta nazionale e non solo. Legge alla quale dedicai un libro uscito nell’aprile del 1992 che fu molto apprezzato, anche perché subito dopo iniziarono anche in parlamento tentativi di azzopparla tagliando fuori le Regioni e gli Enti Locali per ricondurre tutto allo Stato.
Anche in questo Cingolani sembra non intenda cambiar musica, come confermano iniziative in corso a sostegno dell’eolico che prevedono attenzioni ed interventi dedicati unicamente a questo, dimenticando e ignorando che l’Italia, ad esempio, ha una popolazione inferiore del 20% a quella della Francia ma un’estensione territoriale che è pari alla metà della nazione transalpina. In questi giorni ho visto che a Benevento stanno cercando di respingere un progetto di pale eoliche invasivo e dannoso.
Ecco perché, specie dopo le elezioni di domenica, occorre rilanciare una politica ambientale degna di tale nome.
Renzo Moschini