Gianni Donigaglia, medico di base e Presidente dell'Associazione nazionale sanitaria delle piccole isole, spiega perché il personale sanitario non vuole lavorare sulle isole.
"Le piccole isole sono territori poco appetibili, costa raggiungerle ed anche viverci. In più i contratti di medici e professionisti sanitari che prestano servizio nelle zone insulari non prevedono premi, né rimborsi spese, dei meccanismi incentivanti (che al momento non sono previsti e dove lo sono insufficienti) potrebbero aiutare a risolvere almeno in parte la problematica.
Anche la possibilità di migliorare la propria preparazione sul campo o di far carriera sono compromesse, infatti nei piccoli ospedali sono piuttosto modeste le casistiche di prestazioni e gli interventi chirurgici".
Quindi, secondo il Dott. Donigaglia: "la mancanza di stimoli economici e professionali sono le principali cause dell’assenza di personale. La carenza di medici e sanitari sulle isole è stimata intorno al 25% del reale fabbisogno e questo non è più sostenibile".
L’Anspi (Associazione nazionale sanitaria delle piccole isole) è al lavoro per proporre soluzioni concrete.
"Già due anni fa, - continua Donigaglia - durante un’audizione a Camere e Senato, avevamo proposto l’istituzione di un fondo speciale per la sanità delle piccole isole. Abbiamo stimato che sarebbe necessario un fondo annuo di circa 800 milioni di euro".
A dimostrazione di quanto affermato dal Presidente dell'Anspi c'è il caso di Lipari, dove la selezione pubblica è andata deserta, lasciando l'isola senza medici per una giusta assistenza sanitaria.