Sabato 23 verso le 1,30 del mattino sulla provinciale di S. Giovanni è accaduto uno spaventoso incidente frontale tra due auto. A bordo dei 2 veicoli coinvolti 8 giovani tra cui una ragazza di 19 anni giudicata grave e trasferita con l’elisoccorso. Gli altri giovani se si fossero feriti in una città, paese o località qualsiasi del continente, sarebbero stati portati immediatamente nei pronto soccorso dei vicini ospedali per essere subito visitati e curati vista la dinamica dell’incidente. Visto che all’Elba abbiamo solo un pronto soccorso logicamente le varie ambulanze lì si sono recate e come sappiamo tutti il nostro unico punto di emergenza ha quasi sempre un solo medico in servizio. La gravità dell’accaduto ha fatto convergere al P.S. alcuni medici in servizio in altri reparti affinché tutti i giovani bisognosi di cura non restassero in dolorosa attesa.
Ora, che il pronto soccorso (P.S.) sia uno solo è assodato, ma che alle nostre richieste di una maggiore attenzione alle urgenze ci viene risposto che il nostro P.S. non ha i numeri per un raddoppio medico fisso causa pochi accessi, non è accettabile. MA IN ESTATE CHE SIAMO QUASI IN 300 MILA PERCHE’ AL P.S. C’E’ SPESSO UN SOLO MEDICO DI SERVIZIO??
Ricordiamo che due medici per ogni turno di servizio sono il minimo per una emergenza urgenza, sia che si è in 300 mila, sia che si è in 33 mila, perché mentre un medico procede nel suo lavoro di diagnosi e controlli, il collega può occuparsi, come avviene quasi quotidianamente; a quei pazienti specifici per i quali è necessario indossare presidi e protezioni di sicurezza particolari con accortezze esclusive anche dopo la visita.
Mentre scriviamo ci informano che un altro medico dell’emergenza e del pronto soccorso ha lasciato l’Elba. Allora perchè la Direzione ASL non ha assegnato anche all’Elba un paio dei 18 medici come ha concesso ad altri pronto soccorso secondo la Delibera 891 del 21 ottobre 2021?
IL 3 NOVEMBRE PROSSIMO, la Conferenza dei Sindaci e i vertici ASL nord ovest devono darci spiegazioni e assegnarci personale medico e infermieristico e non ventilare solo promesse e programmi sterili perché l’Elbano è stufo di sentire “vedremo” e “faremo” ed è stanco di non avere gli stessi diritti sanitari di cui godono gli altri Toscani.
Francesco Semeraro
Comitato Elba Salute