Tante le domande dei cittadini presenti all’incontro del 25 giugno con il commissario Franco Gabrielli, il sindaco Franco Ortelli, Osservatorio, manager Costa. Innanzitutto è stato riproposto il tema del mantenimento delle strutture poste sotto la superficie del mare, in sostanza la piattaforma artificiale. La questione è se sarà possibile conservarle al loro posto per farne una barriera artificiale, capace di diventare attrattiva turistica soprattutto per i subacquei; ma anche luogo di ripopolamento ittico e sede di allevamento per colonie di mitili. In questo caso, fermi restando gli indispensabili aggiustamenti progettuali, dovrà essere coinvolta la popolazione del Giglio per coglierne la volontà all’interno di un processo democratico pieno e convinto.
Naturalmente non poteva mancare il problema relativo al porto di destinazione finale del relitto, ma in questo caso non si è potuto che ribadire quanto già affermato in altre sedi: la destinazione sarà valutata al momento in cui il relitto sarà in grado di essere spostato. Sarà la Regione, titolare della gestione dei rifiuti normali e speciali, e tale è classificabile oggi la Concordia, a decidere come sempre nella massima trasparenza in stretto contatto con Costa, è stato ribadito dal tavolo delle autorità.
Infine qualche chiarimento è stato chiesto sulla sicurezza del relitto se come annunciato passerà la stagione invernale nelle acque dell’isola ma ormai in posizione verticale. Tutti gli studi di previsione, è stato risposto, sono stati messi in atto per calcolare ogni possibilità. Lo scafo deve essere riportato in asse perché in questo momento sarebbe più rischioso per il recupero lasciarlo nella posizione attuale. A distanza di tanto tempo dal naufragio, la struttura poggiata sul fondo corre pericolo di cedimenti strutturali che potrebbero mettere a rischio lo stesso recupero.