Gentile direttore,
le scrivo in merito all’intenzione della Provincia di accorpare gli Istituti Scolastici Superiori di Portoferraio. Nelle motivazioni di questa scelta la Provincia indica, dato il calo demografico, la possibile perdita da parte del Cerboni dell’autonomia scolastica prevista per gli Istituti sopra i 400 studenti e i presumibili vantaggi organizzativi derivanti dall’accorpamento stesso.
Ringraziamo la Provincia per la preveggenza del futuro e la premura per l’organizzazione del funerale del Cerboni. Tutto questo però non sembra sufficiente a promuovere un’azione così importante per la comunità elbana. Anche perché i vantaggi, al momento, si possono solo ipotizzare nel risparmio di qualche stipendio.
Tutti quelli che lavorano e conoscono realmente la vita scolastica di tutti i giorni sanno che la maggior grandezza di un Istituto crea sempre problemi organizzativi e non li risolve sicuramente. Dal punto di vista degli studenti, che dovrebbe essere quello principale nelle scelte relative alla politica scolastica, non ci sarebbe nessun vantaggio. E attenzione, non confondiamo la frammentazione delle “sedi” con quella degli Istituti.
Allora dove si trova questa necessità?
Non sarà che si cerca di rattoppare un madornale errore della stessa Provincia?
Questo pensiero, sicuramente complottista e dettato dai soliti malpensanti, nasce da un piccolo particolare. Come ben sa, caro Direttore, è in corso la progettazione di una nuova sede scolastica in zona Macelli. Il progetto elaborato dall’Amministrazione Provinciale, fa parte di un più ampio piano di riassetto delle scuole superiori elbane, frutto della volontà della Provincia, in accordo con il Comune di Portoferraio, di superare l’attuale frammentazione delle sedi scolastiche, riunendo le scuole nei due poli che saranno concentrati nella zona di Piazzale Harris e a Concia di Terra.
In questo progetto la nuova scuola, come si vede dai disegni pubblicati, è letteralmente “attaccata” al Cerboni. Non è che i progettisti pensavano di progettare un ampliamento della scuola esistente? Non è che qualcuno ha fatto qualche errore non sanabile dal fatto che le scuole erano due e “autonome”? …. Bene rimediamo all’orrore accorpandole!!!
Distinti Saluti
Edo Martelli