"Il tema del dimensionamento scolastico, e più in particolare l'organizzazione della rete scolastica, è in questi giorni al centro del dibattito istituzionale e locale nella Provincia di Livorno.
Come assessore regionale all'Istruzione voglio fare chiarezza sul ruolo dell'Amministrazione regionale nelle vicende relative al capoluogo di Provincia e all'Elba che hanno occupato le pagine dei giornali di queste ultime settimane".
A dichiararlo è l'assessore regionale all'istruzione Alessandra Nardini, che prosegue: "Per quanto riguarda Livorno vorrei precisare che la Regione, recependo le indicazioni di una legge statale, da circa un decennio ha previsto la comprensivizzazione delle scuole del primo ciclo, soprattutto perché riteniamo che questa proposta di riorganizzazione della rete scolastica consenta di puntare ad una scuola di qualità in grado di garantire da un lato la continuità educativa e pedagogica alle alunne e agli alunni, dall'altro alla contaminazione delle esperienze positive, da allargarsi progressivamente anche attraverso momenti di incontro tra le diverse scuole. La situazione di Livorno è un unicum nel panorama regionale e nazionale con 12 istituti del primo ciclo ancora non costituti in comprensivi.
Questo percorso di riorganizzazione che noi condividiamo non è stato facile - continua Nardini - e ritengo che l'Amministrazione Comunale di Livorno, ed in particolare il Sindaco Salvetti e la Vicesindaca Camici, abbia svolto un ottimo lavoro recependo pienamente gli indirizzi regionali e impegnandosi su coinvolgimento e concertazione a tutti i livelli, portando a compimento un percorso avviato da molti anni, gestendo con responsabilità, trasparenza e capacità di confronto questa fase.
Un percorso complesso e gestito correttamente: questa riorganizzazione è stata preparata da molto tempo e da quanto risulta sono state correttamente poste azioni e processi tesi a valutare la fattibilità del progetto, momenti di confronto con i Dirigenti scolastici, gli uffici ministeriali, come l'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, le organizzazioni sindacali e le scuole. Ho seguito personalmente la vicenda nell'ultimo mese, interloquendo non sono con le istituzioni locali e l'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale ma anche con le organizzazioni sindacali.
Ovviamente monitoreremo gli effetti di questa scelta senza dimenticare un'attenta verifica sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali, obiettivo che è condiviso anche dall'Ufficio Scolastico Regionale, il primo tra i soggetti chiamati in causa.
Rispetto invece alla questione relativa agli istituti scolastici elbani la Regione ha solo preso atto della proposta di accorpamento degli Istituti Superiori Cerboni e Foresi di Portoferraio, approvata dal Consiglio Provinciale di Livorno il 22/11/2021. Negli indirizzi regionali infatti non era prevista alcuna misura specifica per tali Istituti, tuttavia la scelta non era difforme dalle disposizioni e per questo la Giunta Regionale avrebbe dovuto inserire questa previsione di accorpamento nel Piano regionale all'ordine del giorno della Giunta di lunedì scorso.
Nei giorni precedenti ho preso atto delle preoccupazioni sollevate da docenti, personale Ata, rappresentanze sindacali, studentesse e studenti e, da ultimo, della richiesta formale pervenuta dalla Presidente della Conferenza Zonale per l'educazione e l'istruzione che ci chiedeva di sospendere l'approvazione del piano regionale. Poiché ho sempre valutato fondamentale il rispetto dei principi di condivisione e responsabilità nei confronti della comunità educante, ho ritenuto quindi opportuno, in accordo con il Presidente Giani, concedere in via del tutto eccezionale ancora qualche giorno ulteriore di riflessione alle istituzioni locali per verificare se confermare la decisione già approvata, oppure se mantenere l’attuale assetto dei due istituti senza prevedere alcun intervento.
Affinché non si proceda all'accorpamento - conclude l'assessore regionale - dovrà essere adottata una nuova delibera della Provincia che modifichi la loro precedente deliberazione. Poiché la Regione entro il 31 dicembre deve approvare per legge il piano regionale, la delibera dovrà essere necessariamente assunta al primo Consiglio Provinciale convocato per il 30 dicembre.
Dalla Regione si attendono pertanto le decisioni finali della Provincia di Livorno".
Alessandra Nardini, assessore regionale all'istruzione