Tanto tuonò che piovve. Così si potrebbe riassumere la delibera approvata dalla Giunta Comunale di Rio nr. 5 del 3 febbraio scorso, che intitola: ANTICIPAZIONI DI TESORERIA. UTILIZZO ENTRATE A SPECIFICA DESTINAZIONE. Infatti, nonostante la sbandierata sicurezza sulla solidità del bilancio, più volte manifestata dal Sindaco e dalla sua Giunta, e nonostante gli appelli continui, reiterati e costanti fatti da questo Gruppo
Consiliare a tenere la spesa corrente sotto controllo, e ad equilibrare le entrate con le uscite correnti di cassa, sono riusciti ad applicare il “Metodo Rio nell’Elba“ anche al nuovo Comune di Rio.
Il risultato dopo tre anni di disattenta gestione, è che dovranno utilizzare somme vincolate in entrata per pagare gli stipendi nel 2022, e per far ciò, si dovrà ricorrere a tutta l’anticipazione possibile di tesoreria – che non era mai stata utilizzata prima – per circa 3,5 milioni di euro.
Tanto tuonò che piovve.
TERRA NOSTRA era stata facile profeta, come da verbali di sedute di consiglio. Nonostante i quasi 900 mila euro di entrate annue straordinarie per la fusione (dal 2018 ad oggi più di 3 mln), delle quali una buona metà utilizzata per coprire le uscite annue correnti (anziché per sviluppare i paesi), per pareggiare il bilancio dovremo ricorrere anche a utilizzare entrate vincolate, non si sa in quale misura, garantite dall’anticipazione.
E si continuerà ancora, da quest’anno, con 250 mila euro fissi per i prossimi venti anni per sostenere la concessione dell’illuminazione pubblica data all’esterno: cifra pesantissima per le casse comunali. Senza contare le altre spese insensatamente principesche di questi ultimi tre anni, senza che la vita dei paesi sia migliorata di alcunché.
Un fallimento politico vero e proprio. Con conseguenze per il popolo che è possibile immaginare anche sotto il profilo tributario ed erariale. Senza contare poi gli interessi che il Comune dovrà pagare in banca per questi impegni, che assommeranno a decine di migliaia di euro. Segnaliamo ciò in attesa di sapere in aula le cose come stanno, visto che nel palazzo di vetro, nessuno si sogna di informare i capigruppo: cosa che in un comune normale, sarebbe normale.
Gruppo consiliare Terra Nostra - Rio