Apprendiamo dalla Stampa senza meraviglia, l’ennesimo tentativo di attacco farneticante da parte dell’ex Sindaco Paola Mancuso, nei confronti di quei consiglieri che con atto di responsabilità hanno rassegnato le dimissioni, ponendo fine ad una vicenda a dir poco travagliata, durata quasi un anno che protraendosi avrebbe ulteriormente danneggiato il paese.
Nonostante il ruolo propositivo e di stimolo dei consiglieri di maggioranza, l’ex Primo Cittadino non è riuscito a lavorare e produrre quei risultati positivi che la comunità attendeva. La sua attenzione e il suo impegno sono stati totalmente assorbiti da un’attività frenetica di comunicati stampa, esternazioni convulse sui social network e non da un serio lavoro di programmazione e coordinamento a beneficio del futuro di Rio Marina e Cavo.
Forse per l’ex Sindaco, tenere vivo il dibattito di diatribe interne, pilotando l’attenzione su alcune questioni, piuttosto che su altre, inasprendo i toni oltre il consentito e cercando di scaricare su altri le proprie responsabilità è un modo per non ammettere in primis a se stessa e poi agli altri la sua incapacità a creare e guidare una squadra, la sua inadeguatezza ad amministrare il Comune. Di fatto questo suo comportamento a dir poco “anomalo” ha bloccato l’attività amministrativa, non nella sua ordinarietà, garantita dal lavoro degli uffici, ma nella sua straordinarietà, che doveva essere caratterizzata da scelte e decisioni per il futuro del paese, che Paola Mancuso non ha “fatto e preso”, spesso temporeggiando nelle decisioni in modo incomprensibile, anche su problemi di facile risoluzione.
La nostra decisione di chiudere questa negativa esperienza è maturata all’interno del gruppo di maggioranza, dopo aver preso atto dell’impossibilità di lavorare e produrre atti concreti per la risoluzione dei problemi in modo collegiale.
Basta solo pensare che tutti i consiglieri di maggioranza hanno appreso che il Sindaco aveva rassegnato le proprie dimissioni dagli organi di stampa.
Noi consiglieri invece abbiamo ritenuto necessario restituire le deleghe con la speranza che ciò inducesse il Sindaco alla presa di coscienza della gravità della situazione. Ma neppure questo è valso!
Per Paola Mancuso tutto passa. Ma non è così!
Sbandiera ovunque che il suo modo di far politica è dettato dallo spirito di sacrificio e da un serio lavoro per l’interesse comune, ma di cosa stiamo parlando?
Ci siamo infatti chiesti :
se fosse normale dover “rincorrere” il proprio Sindaco sulle pagine di facebook, perché è lì che essenzialmente ha svolto la sua attività amministrativa;
se fosse corretto giocare sui reali bisogni di persone in difficoltà, travestendosi da “dama della carità” e promettendo cose impossibili e non attuabili, al grido taumaturgico : “ Tranquilli, ci penso io “;
se fosse ammissibile sapere a “posteriori” che era “ovunque”, feste, raduni, conferenze, manifestazioni e quant’altro, meno che in comune a discutere e cercare insieme le soluzioni ai problemi e progettare il futuro;
se fosse tollerabile sopportare continue, pesanti critiche ad un passato amministrativo (di cui anch’essa faceva parte) di cui nonostante gli inevitabili errori non crediamo di doverci vergognare, ma anzi ne andiamo orgogliosi per i risultati ottenuti grazie ad un duro lavoro e poche chiacchiere;
se fosse giusto, non per noi, ma per Rio Marina e Cavo, l’immobilismo cui il
Sindaco, in 11 mesi, li ha costretti non si sa bene per quali motivi, perché niente e nessuno impediva a Paola Mancuso di lavorare nonostante i noti problemi giudiziari sollevati da una parte della minoranza e riguardo ai quali l’abbiamo supportata lealmente;
se fosse corretto che ricercasse soluzioni solo per “qualcuno” e non per tutti i cittadini.
Noi non volevamo e non vogliamo “visibilità”, siamo sempre rimasti in rispettoso silenzio, ma avremmo voluto poter lavorare per i nostri paesi.
Non volevamo e non vogliamo essere ricattati perché, nonostante le illazioni più o meno velate, non abbiamo interessi se non quello di fare il bene della comunità e salvaguardare la nostra etica.
Non volevamo e non vogliamo essere più avvolti dal “fumo” di questo Sindaco :
l’unica cosa che è riuscita a produrre in questa sua esperienza amministrativa.
Per noi la “ fiducia” sta alla base dei rapporti tra le persone, soprattutto tra quelle deputate a guidare il paese, che devono quotidianamente lavorare “gomito a gomito”, in sinergia come una “vera squadra”, senza inganni, sotterfugi e scorrettezze di ogni tipo.
Ribadiamo che una buona amministrazione si basa non solo su un buon programma di governo, che in quest’anno la Mancuso non ha attuato in nessuna delle sue componenti, ma soprattutto chiarezza, trasparenza, condivisione e collegialità nelle decisioni da prendere.
La Mancuso, ha interpretato il suo ruolo di Sindaco in maniera individualistica ed accentratrice, nella falsa convinzione che l’aver ottenuto un mandato elettorale la legittimasse ad agire da sola, senza alcun confronto con coloro che avendo contribuito in modo decisivo alla sua elezione ( quasi 500 voti di preferenza in quattro) erano chiamati per Legge a condividere le scelte.
Non c’è mai stata un’adeguata concertazione tra Assessori e Sindaco, la quale non di rado nemmeno interveniva alle Giunte da lei stessa convocate e addirittura, quando,
era presente, tentava di imporre spesso il proprio punto di vista minacciando il ritiro delle Deleghe a chi assumeva una posizione diversa dalla sua.
Un esempio per tutti, il mancato rinnovo della Convenzione per la pulizia delle aree portuali da lei deciso all’insaputa dell’intera Giunta.
Il Sindaco non può e non deve decidere da solo : è la Legge che indica quali sono le materie di competenza dell’Organo Esecutivo e quali del Consiglio.
In più occasioni la Mancuso ha cercato di delegittimare i due Organi Istituzionali e questo è veramente inammissibile, perché contrario a quelle che sono le regole del vivere democratico, che chi ti vota ti chiede di seguire, a garanzia del mandato ricevuto.
Non c’è stata ne continuità con il passato politico ne discontinuità, ma solo un’area grigia caratterizzata da cose non fatte, appuntamenti mancati e fiumi di parole incomprensibili. Il malessere noto ed evidente da tempo ha convinto Lei stessa a presentare le sue dimissioni, a riconoscere la sua incapacità di governare.
Noi consiglieri di maggioranza, altro non abbiamo fatto che prenderne atto con grande rammarico e con responsabilità abbiamo posto fine ad un’agonia politica e amministrativa che avrebbe prodotto un irreparabile danno per il paese e per la sua sopravvivenza sociale ed economica, ancora più grave di una gestione commissariale.
Quello di cui Paola Mancuso si deve rendere conto è che dopo nemmeno un anno di governo ha costretto per i motivi largamente illustrati, quasi l’80% dei componenti il Consiglio Comunale alle dimissioni.
Nessuno di noi ha brindato a questo insuccesso clamoroso, perché non c’è nulla da festeggiare, ma solo sofferenza.
Ci auguriamo che rifletta seriamente su questa breve e negativa esperienza amministrativa, soprattutto sulla sua idoneità a svolgere utilmente il ruolo di Sindaco. E ora, crediamo sia giunto per tutti il momento di tacere e riflettere.
Firmato : Fortunato Fortunati, Fabrizio Baleni, Maurizio Grazia, Tania Roitero