La giunta municipale ha approvato il progetto definitivo relativo agli interventi di ecoefficienza, riduzione dei consumi energetici e restauro del teatro dei Vigilanti-Renato Cioni che prevede una spesa complessiva di 1.541.000 euro. Due i lotti nei quali è stato suddiviso: il primo - del costo di 391.000 euro- per l’efficientamento energetico dell’attuale impianto termico, il secondo - del costo di 1.150.000 euro - per procedere al restauro delle parti interne, al recupero degli affreschi di epoca napoleonica presenti in due ordini di palchi ed al rifacimento della pavimentazione esterna sul lato ovest, lungo la scalinata del Falcone. Gli interventi del primo lotto di lavori progettati dallo studio associato MPS di Pollari, Sederini & C. prevedono la sostituzione del generatore di calore tradizionale a gasolio con sistema in pompa di calore, la sostituzione dell’attuale “unità trattamento aria” on/off con una di nuova generazione inverter e completa di recuperatore di calore e la sostituzione dei terminali fans coils di tipo on/off con altri di nuova generazione dotati di motore inverter. Per coprire la spesa l’amministrazione comunale ha presentato richiesta per attingere ai finanziamenti previsti nell’ambito del Pnrr.
“Obiettivi principali della proposta di efficientamento - spiega il sindaco Angelo Zini - sono il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile abbandonando l’utilizzo del combustibile fossile (gasolio) per fare ricorso allo sfruttamento dell’energia aerotermica (aria), sfruttata da sistemi a pompa di calore, la riduzione dei costi di gestione legati alla spesa energetica ed il miglioramento del confort da parte degli occupanti e frequentatori della struttura. Un intervento molto importante nella riduzione dei consumi è legato alla sostituzione di tutti i corpi illuminanti esistenti con nuovi di tipo a Led che, per illuminare gli ambienti, consentono un dimezzamento della potenza richiesta”.
Il progetto del secondo lotto di lavori, redatto dall’architetto Elisabetta Coltelli dell’Ufficio Tecnico Comunale, si riferisce, invece, in modo principale al recupero ed al restauro degli intonaci del teatro, oggi fortemente degradati ed ammalorati. Per contrastare l’infiltrazione per capillarità dell’umidità di risalita che invade le murature dell’emiciclo della platea e relativi decori nella zona ovest, a confine con la “scalinata del Forte Falcone”, è prevista la realizzazione di uno scannafosso esterno che costeggia il fabbricato. A seguito dei distacchi d’intonaco dovuti all’umidità sono venuti alla luce parte degli originali affreschi eseguiti dal pittore piemontese Antonio Revelli, solo per un palchetto già recuperati e restaurati e per la restante parte rintracciati e protetti da apposite strutture in attesa di un successivo intervento di restauro, previsto nell’occasione. I lavori interesseranno, infine, anche la parte esterna della scalinata del “Forte Falcone” dove è prevista la rimozione delle parti in cemento presenti e la posa in opera di basolato originale (per le piccole quantità disponibili) e di “coccio pesto”.
“Il progetto di restauro – spiega l’architetto Coltelli - ha l’obiettivo di far comprendere l’importanza dei capolavori di epoca napoleonica ancora presenti a Portoferraio che rappresentano un valore che va oltre la semplice conservazione, poiché questi monumenti fanno parte di un importante sistema ambientale complessivo, costituendo identità dei luoghi e occasione di destagionalizzazione turistica con conseguente ritorno economico per l’intera Isola”.