Il sindaco di Portoferraio Angelo Zini è stato chiamato a far parte, in qualità di rappresentante delle isole minori della Toscana, del Comitato di coordinamento incaricato di monitorare le iniziative assunte in attuazione dell’”Accordo integrato per lo sviluppo turistico delle isole minori” siglato dal ministero del Turismo e dall’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori).
Il Comitato di coordinamento è composto da un rappresentante del Ministero del Turismo in qualità di presidente, tre rappresentanti dei Ministeri di settore invitati di volta in volta dal Ministero del Turismo, sette rappresentati dell’Ancim (uno per area geografica) più il presidente e la segretaria generale e dai rappresentanti delle Regioni firmatarie dell’accordo di sviluppo.
Quest’ultimo è finalizzato a realizzare una strategia complessiva di difesa e conservazione della natura, di sviluppo sostenibile, e di adeguamento infrastrutturale delle isole minori, ispirata agli indirizzi dell’Unione Europea, con particolare riferimento allo sviluppo del Turismo fondato sulla valorizzazione dei beni culturali e tutela del paesaggio archeologico ed ambientale e con il rilancio delle attività ittiche, dell’artigianato locale, delle attività agrituristiche ed agro-silvo-pastorali tradizionali.
Il programma dà priorità al recupero e valorizzazione dell’ambiente, in linea con gli obiettivi del Pnrr nazionale.
In particolare tende a riqualificare i centri abitati; a mettere in sicurezza le coste; a produrre energia elettrica applicando nuove tecnologie; a recuperare il patrimonio storico ricettivo esistente a finzioni turistiche; ad adeguare le infrastrutture ed i servizi alle effettive esigenze della popolazione con particolare riguardo alla mobilità anche interna a ciascuna isola, all’approvvigionamento idrico, alla gestione dei rifiuti, alla depurazione ed al recupero delle acque reflue; a potenziare gli approdi ed i servizi marittimi; a realizzare centri di interesse e promozione del turismo: a rilanciare le attività produttive tradizionali definendo uno specifico marchi di qualità; a realizzare un sistema di rete materiale ed immateriale; a ripensare il rapporto con le Università per correlare meglio la loro finalità ai bisogni del territorio: a ricercare e a realizzare azioni comuni di sviluppo in area mediterranea creando un nuovo modello di cooperazione ed integrazione strutturato. L’Ancim ha individuato i suoi rappresentanti nel Comitato tra i sindaci che fanno parte del proprio consiglio direttivo.