La Spiaggia del Direttore, tra Rio Marina e Cavo, nel Comune di Rio, è una di quelle che sono regolarmente apparse nei dossier “Mare in Gabbia” pubblicati da Legambiente Arcipelago Toscano negli anni passati.
Infatti, si tratta di una spiaggia e di un tratto di costa prima in qualche modo accessibili attraverso il demanio minerario che con la vendita a privati della Casa del Direttore e della porzione di spiaggia e terreni verso monte sono stati chiusi all’accesso. L’unico modo per raggiungere la spiaggia via terra è attraverso la disagevole costa verso Cavo, ma negli anni scorsi sono stati segnalati diversi episodi di persone che sono state allontanate da una spiaggia ormai considerata “privata”.
Eppure si tratterebbe di una spiaggia molto bella, di sabbia nera e rossa e sassi bianchi, circondata da macchia mediterranea e leccete e pini, che potrebbe diventare un’attrazione per un turismo escursionistico e attento del territorio e dove esistono (esistevano?) anche emergenze archeologiche dell’antica e recente civiltà mineraria elbana.
Nonostante la disponibilità dei due proprietari delle strutture turistiche e abitative a monte, l’accesso alla spiaggia non è possibile per la “chiusura” dell’ultimo tratto – poche decine di metri - che rientra nella proprietà della Casa del Direttore.
Durante la precedente amministrazione del Sindaco Galli, dopo alcuni incontri, nel 2017, sembrava che si fosse trovata una soluzione con un passaggio tra le due proprietà a monte e l’utilizzo dell’ultimo tratto, con la creazione di un sentiero pubblico che sfrutterebbe un percorso già individuato e che praticamente non avrebbe nessun impatto sulla vegetazione boschiva. Anche se la proposta, che prevede un collegamento pedonale tra la strada provinciale e la spiaggia, è stata formalizzata, dopo il cambio di amministrazione e l’unificazione dei Comuni di Rio Marina e Rio nell’Elba, il progetto non è andato avanti per l’indisponibilità del proprietario dell’ultimo tratto.
Ora, pur ritenendo inconcepibile che il Demanio abbia in passato venduto a un privato anche il diritto di accesso alla spiaggia e al Demanio marittimo tutelato dalla legge e sancito da diverse sentenze della Corte di Cassazione, crediamo che con un minimo di buon senso e disponibilità possa essere trovata una soluzione che consenta la fruizione sostenibile della Spiaggia del Direttore. Lo si può fare basandosi sulla disponibilità di due proprietari su tre dei terreni interessati e se soprattutto ci sarà un impegno politico e amministrativo in tal senso dell’Amministrazione comunale di Rio e confrontandosi con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano nel cui territorio ricade l’area. Lo si è fatto altre volte per progetti molto più impattanti e non si capisce perché non lo si faccia ora per la realizzazione di un sentiero di accesso praticamente senza impatto e che sarebbe in piena consonanza con quanto prevede il Piano del Parco per la zona D nella quale è ricompresa l’area mineraria e che prevede iniziative di valorizzazione.
Per questo Legambiente Arcipelago Toscano chiede al Comune di Rio di riprendere in mano le proposte rimaste in qualche cassetto e di attivarsi per la rapida realizzazione di un percorso di accesso a una spiaggia magnifica e dimenticata.