L’emergenza cinghiali è stato uno degli argomenti affrontati nel corso della riunione della Comunità del Parco svoltasi mercoledì nella sede dell’Ente Parco all’Enfola.
“Abbiamo preso atto ancora una volta – dice il presidente della Comunità del Parco Angelo Zini – della situazione di emergenza presente un po’ dappertutto ed in particolare nel versante occidentale dell’isola. Per poter fare un passo in avanti verso la soluzione del problema è stato deciso di individuare sul territorio elbano un’area da adibire a ‘centro di deposito’ perché, a causa dei casi di peste suina africana, non è più possibile trasferire animali vivi catturati sia dentro che fuori i confini del parco nazionale.
o comunque catturati. Questo centro deve avere particolari caratteristiche.
Devono, inoltre, essere rispettate precise norme di carattere igienico sanitario legate al trattamento ed alla conservazione delle carni. Strutture pubbliche pronte all’uso non esistono.
Si è quindi individuata la possibilità di realizzare un intervento specifico insieme al Parco, che è disponibile a finanziarlo in parte,per realizzare una piccola struttura prefabbricata con annessa una cella frigo che potrebbe trovare posto in una delle aree sportive non più utilizzate come tali. In una prima fase si era parlato del campo sportivo di Procchio, nel comune di Marciana. Ieri il sindaco di Campo nell’Elba ha dato disponibilità anche per l’ex campo sportivo di Seccheto.
Stiamo valutando, come sindaci, questa opportunità in modo da poter fare un intervento immediato. Con la disponibilità di questa struttura sarà possibile incrementare l’azione di prelievo sia dentro che fuori il parco e quindi dare una risposta al problema”.
Il problema dell’emergenza cinghiali sarà affrontato con l’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Stefania Saccardi in occasione della sua visita all’Elba fissata per il 6 maggio.
“Con l’assessore Saccardi – conclude Zini – noi sindaci ed il Parco avremo un confronto non solo sulla questione del ‘centro di deposito’, ma anche sulla richiesta di dichiarare l’Elba “area non vocata al cinghiale” che, come Comunità del Parco, abbiamo fatto alla Regione nello scorso mese di settembre”.