La lista civica 'Per Crescere Insieme' guidata dal Sindaco Gabriella Allori, dopo aver annunciato la candidatura per un secondo mandato a Marciana Marina, ripropone un resoconto delle attività svolte nei 5 anni del suo mandato.
La revisione del Piano Regolatore Portuale è stata una delle priorità dell'Amministrazione, il vicesindaco e assessore all’ambiente, Donatella Martorella, fa il punto sullo stato dei lavori.
Il 18 agosto 2014 venne adottata la variante al Regolamento Urbanistico comunale ed il Piano Regolatore Portuale per la riqualificazione dell’ormeggio esistente in un “porto turistico”.
La nuova Amministrazione, insediatasi nel maggio 2017, in forza del mandato elettorale ricevuto ha avuto come primario obiettivo la rivisitazione di tale Piano, ritenuto eccessivamente impattante per la città e di difficilissima attuazione.
Tra gli obiettivi da perseguire l’Amministrazione ha individuato i seguenti obiettivi:
- evitare la realizzazione di opere infrastrutturali ad alto impatto ambientale come quelle di ampliamento della banchina al molo di sopraflutto e della diga frangiflutti previste nell’attuale Piano approvato dalla precedente Amministrazione;
- valorizzare il recupero e la riqualificazione degli spazi demaniali esistenti, potenziando i servizi a terra, tra cui particolare importanza riveste il trasferimento in altra sede del distributore di carburante ma in modo da salvaguardare lo svolgimento della festa patronale di S. Chiara;
- mantenere il numero dei natanti attualmente previsto nel Piano;
- tutelare l’arenile di Viale Regina Margherita e destinarlo definitivamente alla balneazione;
- individuare modalità di gestione del porto tali da garantire la realizzazione delle opere dal punto di vista economico, evitando la necessità di investimenti che non potrebbero essere ammortizzati in una tempistica ragionevole o addirittura mai. Investimenti che invece sarebbero necessari per realizzare le opere, del tutto sovradimensionate, individuate nel Piano approvato dalla precedente Amministrazione.
In sintesi, la volontà dell’attuale Amministrazione marinese è quella di assicurare uno sviluppo sostenibile dell’area portuale, garantirne la sicurezza, tutelare l’identità storico-architettonica della città, migliorare la qualità dei servizi.
Il percorso è stato assai lungo e complesso ed ancora non si è concluso, in quanto sono stati e saranno necessari incontri con le varie Amministrazioni competenti nella vicenda, prima fra tutte la Regione Toscana.
In questo percorso l’Amministrazione si è avvalsa e si avvale non solo del prezioso lavoro del geom. Navarra dell’ufficio tecnico comunale, ma necessariamente anche di professionisti esterni esperti del settore.
In questo senso sono stati conferiti appositi incarichi all’Arch. Parlanti per gli aspetti della pianificazione urbanistica (della quale fa parte, evidentemente, anche la regolamentazione dell’area portuale), allo Studio Legale Lessona di Firenze per il supporto giuridico nell’intera procedura ed alla società AM3 Srl, spin off dell’Università degli Studi di Firenze, specializzata proprio nei settori dell’ingegneria marittima con particolare riferimento a porti, opere di difesa, impianti industriali off-shore, dispositivi per le energie rinnovabili marine. Società di cui fa parte l’Ing. Aminti, già professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze.
Alla società AM3 è stato affidato non solo il compito di riesaminare le attuali previsioni del Piano portuale, ma soprattutto di individuare le soluzioni migliori per raggiungere gli obiettivi sopra ricordati.
Come già detto il lavoro è stato molto lungo e complesso, necessitando anche un continuo confronto con la Regione sia per individuare il corretto percorso procedimentale sia per individuare il modello che consenta di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Comune.
Gli ultimi incontri con la Regione fanno ben sperare, tuttavia il nodo cruciale resta quello della sicurezza dell’area portuale, attorno al quale ruota tutta la progettazione delle opere da realizzare.
L’Amministrazione, previo confronto con la Regione, ha quindi affidato alla società AM3 il compito di effettuare un nuovo studio di agitazione interna del bacino portuale che permetta di valutare il livello di protezione offerto dal molo con le dimensioni previste nella proposta di revisione del Piano portuale.
Il nuovo studio è comunque necessario anche perché quello reperito tra gli elaborati allegati all’attuale Piano si fonda su dati assai risalenti e non sufficienti per la fase di progettazione esecutiva delle opere e per il rilascio delle concessioni.
Il nuovo studio affidato alla società del Prof. Aminti, il quale dovrebbe consegnare i risultati entro la fine dell’estate, risulta quindi il passaggio fondamentale e quasi sicuramente definitivo per poi poter presentare alla Regione, agli altri Enti e naturalmente anche alla Cittadinanza la nuova soluzione progettuale di sistemazione dell’area portuale, auspicando poi che la successiva fase sia assai rapida, trattandosi di un adeguamento tecnico (in senso riduttivo) dell’attuale Piano portuale.
'Per Crescere Insieme'