Il nostro mondo è in grossi guai. L’ordine internazionale sancito dalle Nazioni Unite si sta frammentando. L’ONU raramente è stato all’altezza dei suoi obiettivi, ma diventa difficile ricordare un momento in cui i principi fondamentali di conseguire soluzioni comuni per la pace, sostenere i diritti civili, contrastare il cambiamento climatico e promuovere il diritto internazionale sono stati così minacciati. La Russia ha calpestato la Carta delle Nazioni Unite con la sua invasione dell’Ucraina. Sia il presidente russo Vladimir Putin che il presidente cinese Xi Jinping non si preoccuperanno di presentarsi all’Assemblea ONU dei leader mondiali a New York. I recenti sviluppi internazionali, dalla guerra in Ucraina, a quella del gas, del petrolio, del grano suggeriscono che gli sforzi delle Nazioni Unite per mediare accordi che potrebbero frenare le emissioni di CO2 sono destinate a fallire e pare già troppo tardi per alcune nazioni. Una volta l’ONU era un epicentro di diplomazia in tempo di guerra. Pare che quei giorni sono finiti mentre Mosca e Pechino esercitano i loro veti del Consiglio di Sicurezza per ostacolare gli sforzi di mediazione. Dalla sua invasione all’inizio dell’anno, la Russia ha trasformato le riunioni del consiglio in un teatro dell’assurdo. Sembra che il mondo si stia avviando verso una nuova Guerra Fredda, tra autocrazia e democrazia. Anche gli Stati Uniti spesso è sembrato violare i principi delle stesse Nazioni Unite, con le sue guerre.
L’ONU sta attraversando un momento straordinariamente oscuro a causa della difficile cooperazione tra le nazioni, dalla mancanza di dialogo e di problem solving collettivo.
Tuttavia, stiamo vivendo in un mondo in cui la logica del dialogo e della cooperazione multilaterale è l’unica strada da percorrere.
Enzo Sossi