Un anno intenso e difficile sul fronte incendi il 2022 fino ad oggi. Il bilancio dell’attività AIB è stato fatto dal presidente Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi al termine della stagione estiva e allo scadere del divieto assoluto di abbruciamenti (15 settembre).
“E’ stata una stagione molto impegnativa – ha detto il presidente Giani - particolarmente nel mese di luglio, quanto per il difficile contesto ambientale, dovuto al lungo periodo di siccità e alle ripetute ondate di calore che hanno interessato la nostra regione, ci siamo trovati a fronteggiare eventi molto intensi e spesso contemporanei che hanno portato al limite la capacità operativa della nostra organizzazione antincendi boschivi. Il sistema regionale è stata capace di far fronte all’emergenza e movimentare personale e mezzi in tutta la Toscana. L’andamento della stagione 2022 ha soprattutto dimostrato che l'impegno nella lotta attiva da solo non è sufficiente a contrastare efficacemente il fenomeno degli incendi boschivi. E fondamentale diventa la prevenzione in tutte le sue forme”.
“Un grande impegno di tutta l’organizzazione AIB - ha detto Saccardi – e per questo vorrei ringraziare il personale al completo che ha contribuito a questa attività straordinaria e in particolare i volontari e gli operai forestali delle squadre AIB, i tecnici regionali e degli enti competenti, il personale delle sale operative. Un ringraziamento va anche al personale dei Vigili del Fuoco con il quale ci scambiamo reciproco supporto operativo nello spegnimento, al personale dei Comuni che ci ha dato il necessario supporto logistico e al personale dei Carabinieri Forestali che opera nell’accertamento delle cause di incendio. L’estate 2022 ha anche evidenziato il problema degli incendi nell’ambito del paesaggio rurale perché sono numerosi gli eventi classificati come boschivi nei quali sono state percorse dal fuoco estese porzioni di superficie agricola. Le aree agricole che sono sempre state viste come una difesa del nostro territorio sono finite per essere superfici a rischio che impongono all’organizzazione AIB di non limitarsi alla prevenzione in bosco e nelle zone di interfaccia tra l’insediamento urbano e la foresta, ma di lavorare in senso lato sull’intero territorio. Per questo dico che il un valido presidio in termini di prevenzione incendi può essere il recupero del lavoro agricolo e pastorale nelle aree rurali e anche di certe pratiche antiche come quelle legate all’uso del fuoco come fattore ecologico”.
I numeri
A livello statistico i primi nove mesi del 2022 si sono chiusi con un totale di 591 incendi forestali. Si tratta di un numero di eventi che supera del 56% la media degli ultimi 7 anni. A livello di superficie boscata percorsa dalle fiamme (2.247 Ha), il 2022 registra un aumento ancora più significativo: gli ettari risultano più che raddoppiati rispetto alla media degli ultimi 7 anni. La superficie boscata percorsa mediamente in ciascun evento, che dal 2015 al 2021 si attestava poco sopra i 2 ettari, quest’anno è salita a 3,8 ettari, percentuale che comunque è al di sotto della media nazionale del 2022.
In questi mesi estivi del 2022 hanno operato: oltre 170 direttori delle operazioni AIB; oltre 4 mila volontari; circa 500 operai forestali con una disponibilità di 700 mezzi allestiti AIB; una flotta regionale di 10 elicotteri; una Sala operativa regionale (SOUP) e 7 Sale provinciali (COP AIB).
Gli eventi
Il 18 luglio l’incendio di Massarosa che ha interessato una superficie di 900 ettari e che ha danneggiato diverse abitazioni e costretto tante persone all’evacuazione dalle proprie residenze. Quasi in contemporanea l’altro grave incendio di Cinigiano che, oltre a percorrere una superficie rilevante di quasi 800 ettari, ha minacciato la pubblica incolumità delle persone che vivono in quel territorio.
Oltre a questi due eventi, molti altri nei quali giorno per giorno sono state impegnate tantissime squadre, supportate dagli elicotteri della flotta regionale, il tutto coordinato dai direttori delle operazioni di spegnimento e dalle sale operative: la SOUP regionale e i Centri operativi provinciali. Un impiego di forze che ha permesso di arrivare allo spegnimento e alla messa in sicurezza delle aree percorse dal fuoco in tempi ragionevoli.
Gli stanziamenti
Nei due eventi più gravi della stagione, ricordo che siamo subito intervenuti come amministrazione regionale, stanziando la cifra di 500 mila euro per i più urgenti interventi di salvaguardia, da realizzare nelle aree percorse dal fuoco. Sono già stati avviati i lavori a Massarosa e tra pochi giorni sarà dato l’avvio agli interventi di salvaguardia anche sul territorio di Cinigiano.
Entro il mese di Ottobre sarà attivato anche il Bando delle risorse del PSR per un importo complessivo di 2,7 mln di euro ai fini del ristoro dei danni alle strutture subiti dalle imprese agricole nei territori percorsi dal fuoco.
Primo obiettivo: la prevenzione
A fronte di un andamento climatico per il quale non si prospettano evoluzioni positive nei prossimi anni, è fondamentale dare sempre più spazio alla prevenzione.
Per questo sono già stati approvati 20 Piani Specifici di Prevenzione che individuano, per altrettante aree a maggior rischio della Toscana gli interventi selvicolturali per ridurre il rischio dell’insorgere di grandi eventi. Grazie alle risorse della Strategia Forestale Nazionale a breve sarà possibile investire una prima somma di circa 1 milione di euro di interventi.
Inoltre, ai primi di ottobre sarà approvato il Piano per l’Isola d’Elba e sono già stati individuati una prima serie di interventi da realizzare nei prossimi mesi.
Un altro importante intervento di prevenzione, realizzato in collaborazione con i cittadini e le comunità locali, è il percorso - condiviso con l'Associazione statunitense National Fire Protection - per la costituzione delle Firewise Communities: comunità che hanno l'obiettivo della condivisione consapevole del rischio di incendio boschivo e delle attività di autoprotezione, necessarie a mitigare il rischio nelle aree in cui la vegetazione è a stretto contatto con gli spazi abitativi.
A inizio di maggio di quest’anno a Calci si è costituita la prima comunità antincendi boschivi della Toscana e d’Italia. La Regione vuole diffondere sempre più queste forme partecipate di intervento attivo.
Conferenza internazionale dedicata agli incendi boschivi dal 4 al 7 ottobre
Si intitola “Fire ecology across boundaries: connecting science and management” ed è l’evento organizzato dall’ Association for Fire Ecology (AFE) e la Pau Costa Foundation (PCF), in collaborazione con la Regione Toscana e il Dipartimento DAGRI dell'Università degli Studi di Firenze. Si svolgerà dal 4 al 7 ottobre 2022 presso l'Auditorium di Santa Apollonia, rivolto ai diversi soggetti portatori di interessi nell’ambito della gestione degli incendi boschivi.
“Sarà un’occasione d’incontro - ha detto Saccardi - per chi si occupa di gestione internazionale di incendi forestali, di selvicoltura, di ambiente e comunicazione, per esperti e rappresentanti di organizzazioni AIB nazionali, regionali e locali. L'organizzazione regionale antincendi boschivi, nell'ambito della propria collaborazione con la Fondazione spagnola Pau Costa, ha supportato l’iniziativa con l'obiettivo di porre la Toscana al centro del dibattito internazionale su un tema che interessa la salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio ambientale”.