L'intervento di Nicola Nurra che ci aiuta a riflettere sul contestato rigassificatore di Piombino
Il discusso e contestato rigassificatore di Piombino, ha suscitato l'intervento anche di Nicola Nurra, noto biologo marino di Portoferraio, docente all'Università di Torino, che fa riflettere su questo caso che desta molte preoccupazioni.
In concreto l'esperto in tutela e monitoraggio dell’ambiente marino fa presente due sono le importanti questioni preliminari. La comunità interessata da questa evenienza dovrebbe avere garanzie in merito ai potenziali impatti ambientali conseguenti la presenza della nave rigassificatrice nell'area portuale piombinese.
Poi c'è da sapere quali saranno le misure di sicurezza che verranno adottate durante le azioni di trasformazione del gas, da liquido a gassoso.
"In merito al rigassificatore di Piombino - ha detto Nicola Nurra ad Elbareport - ritengo preminenti due aspetti, innanzitutto il bisogno di attuare prima di realizzare l’impianto di rigassificazione, almeno un piano di monitoraggio ante operam, considerando che, in deroga, non mi risulta siano previste né una valutazione ambientale strategica, tanto meno la valutazione di impatto ambientale.
Il piano di monitoraggio dovrà necessariamente proseguire durante la fase di esercizio e successivamente per un certo periodo, una volta dismesso l’impianto. Non sono a conoscenza se tutto ciò sia stato previsto o se sia stato deciso di derogare completamente anche questa minima, ma importante, procedura di monitoraggio. Il secondo aspetto è legato alla sicurezza durante le operazioni, settore che non è di mia competenza, e per questo mi limito ad attenermi solo a quelli che sono i protocolli ufficiali in merito ad altri impianti di rigassificazione, motivo per il quale la comunità piombinese dovrebbe sapere con certezza come verrà garantita la sicurezza, soprattutto durante le fasi di carico e scarico del gas dalle navi metaniere, quelle che trasportano il gas liquido liquefatto al rigassificatore ancorato al molo di Piombino. Ovviamente su tale aspetto esistono protocolli ben definiti e bisognerebbe capire come e chi dovrà garantire la sicurezza nell'area portuale, soprattutto nei momenti di intenso traffico navale, penso per esempio alla stagione estiva. In altre aree, per tali ragioni, durante le attività correlate alla discarica di gas, il traffico marittimo è interdetto per un raggio di diversi chilometri”.
Quindi chiarimenti necessari da ottenere per la comunità locale, ma possiamo pensare che le rassicurazioni suggerite dall'esperto possano interessare pure gli elbani, che col porto di oltre canale hanno a che fare spesso e con loro i lavoratori pendolari e i turisti.
Ricordiamo che Nurra di recente ha pubblicato un volume, vincitore di un premio nazionale di letteratura scientifica, vale a dire "Plasticene", e nell'ampio testo analizza tutte le forme di inquinamento e impatto negativo per l'ambiente, che l'uomo purtroppo ha creato dalla rivoluzione industriale in poi.
Il biologo marino, anche operatore subacqueo scientifico, ha fatto nel mar Tirreno numerosi studi in merito al delicato ecosistema costiero toscano e italiano.
Stefano Bramanti
A proposito del rigassificatore a Piombino
Girovagante come sempre, sono per fortuna riuscita ad andare a Piombino, alla manifestazione "No Rigassificatori", organizzata dai Comitati di Salute Pubblica, dal Gruppo Gazebo 8 giugno, da Liberi insieme per la Salute e la Piazza, dal No Rigassificatore Elba.
Quella che ho visto, e in cui sono entrata, era una manifestazione organizzata e spontanea nello stesso tempo: tremila persone (Piombino ne conta trentamila in tutto) accorate e precise, le une diverse dalle altre per appartenenza politica, per età, per genere, per scelte di vita, unite in un deciso NO AL RIGASSIFICATORE.
La quasi totalità degli esercizi, chiusa in segno di adesione, aveva esposto il cartello "No al rigassificatore": una scelta che, soprattutto in questi tempi magri, mi ha commosso.
Il sindaco di Piombino, di Fratelli d'Italia, ha fatto un ottimo intervento davanti a una piazza talmente piena da non consentire a tantissimi di entrare. Ma gli altoparlanti hanno fatto il loro dovere.
Oggi una parte di queste persone è partita per partecipare ad un presidio a Firenze dove era prevista una Conferenza dei Servizi: qualche ora fa il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha scritto sulla sua pagina Facebook quanto segue "La Conferenza dei Servizi ha appena espresso parere favorevole al rilascio dell'autorizzazione per il rigassificatore di Piombino."
Nella pagina Facebook "No al rigassificatore a Piombino" si trova l'iter di questi mesi nel dettaglio e invito tutti ad andare a leggere, però vorrei dire che...
Il rigassificatore a Piombino è uno schiaffo ad una città che in tutti questi anni ha subito decisioni dall'alto, decisioni che - come a Taranto - hanno determinato un progressivo peggioramento della salute dei cittadini.
Il rigassificatore di Piombino ha una matrice oscura, come molte cose successe in Italia, fatta di connivenze politiche e di affari.
Il rigassificatore di Piombino, ove attivato, non sarà in funzione prima della prossima primavera, forse estate e il dire che in questo modo si tamponerà la carenza di gas significa mentire spudoratamente.
Il rigassificatore di Piombino, che nel suo prossimo funzionamento procederà giorno dopo giorno al raffreddamento del mare, provocherà la desertificazione ittica di un ampio tratto di mare e i piombinesi del loro mare vivono.
Il progetto del rigassificatore di Piombino è stato esentato da ogni valutazione di impatto ambientale, nonostante tutte le criticità emerse.
Il rigassificatore di Piombino non sarà posizionato al largo della costa ma in adiacenza di un porto fondamentalmente turistico e causerà l'interruzione immediata dei trasporti, in modi e tempi non prevedibili, in orario diurno e notturno.
Il progetto del rigassificatore di Piombino considerato opera urgente, non tiene conto né delle procedure né delle norme previste in materia dalla comunità europea.
Al porto di Piombino esiste una sola via di transito - e di fuga in caso di incidente - per chi arriva e per chi parte = in caso di incidente non si salva nessuno.
A poca distanza dal porto di Piombino insistono insediamenti ad altissima densità abitativa che, in caso di incidenti, rimarrebbero inevitabilmente coinvolti.
Ai piombinesi è stato detto di tutto: che sono pagani perché il loro dio è il mare, che sarebbe stato loro tolto il gas ove si fossero opposti e, in ultimo ma non ultimo, che in caso di opposizione popolare al rigassificatore - quale questa è - lo Stato avrebbe fatto intervenire l'esercito.
Alla moda di Bava Beccaris insomma...
Preciso che l'affaire Piombino non è "Non nel mio giardino" perché ci sono mille ragioni per considerare questo progetto una follia.
Piuttosto abbiamo in questi mesi assistito a continue violazioni delle procedure e delle regole democratiche che, pure in questo sgangherato e traballante paese, io mi ostino a considerare fondamentali.
Si tratta di un precedente pericolosissimo che ci riguarda tutti e che dovrebbe inquietare molte coscienze, in primis quella dell'ineffabile Eugenio Giani: si scoprono solo ora i motivi che hanno condotto quello che pareva il signor Nessuno alla candidatura e alla elezione a presidente della Regione Toscana.
Cinzia Salomoni Siano
Rigassificatore: le scelte di Giani sono uno schiaffo alla democrazia
Ieri 21 ottobre 2022 si è aperto un varco nella tenuta democratica del nostro Paese.
Non perché la conferenza dei servizi di Firenze abbia dato a Giani un parere, con una infinità di prescrizioni, ma favorevole,
ma perché in quella conferenza i moltissimi pareri depositati, compreso quello del Comune di Piombino, non sono stati esaminati, forse neanche letti.
In questo procedimento farlocco fin dal primo giorno il contraddittorio non è stato neanche preso in considerazione.
Il Commissario Giani così aveva deciso e così farà!
È questo il vulnus alla democrazia, che non conta solo per Piombino, ma per tutta Italia.
Noi siamo stati trattati da sudditi, non da cittadini e se questa cosa passerà tutti gli Italiani saranno trattati come tali.
Anche per questo ora è necessario ricorrere al TAR, oltre a tutte le altre motivazioni legittime che sono emerse.
Resisteremo per Piombino e per la Democrazia.
Lista civica Lavoro&Ambiente
Bonafé, rigassificatore Piombino, “adesso certezze per sviluppo area”
“Davanti all’emergenza nazionale sulle forniture di gas e sul rincaro delle bollette, é stato dato il via libera della conferenza dei servizi al rigassificatore di Piombino, che porterà il presidente Giani, commissario dell’opera, verso l’autorizzazione finale, dopo un lavoro non semplice, esercitato con rigore. La nostra regione è stata chiamata al forte senso di responsabilità per ospitare uno dei due impianti necessari a fronteggiare la crisi energetica. Come abbiamo detto fin dall'inizio, ottenute le garanzie ambientali, di sicurezza e sul tempo di permanenza limitato a tre anni, adesso devono corrispondere all’arrivo della nave certezze per lo sviluppo del territorio di Piombino. La Toscana ha fatto la sua parte, ora va affrontato subito nella sua interezza lo sviluppo economico di quello che era il secondo polo siderurgico in Italia: servono risposte immediate sui temi che riguardano la città”.
Così, Simona Bonafé, segretaria regionale del Pd.
Rigassificatore - Fratoianni (Verdi Sinistra): brutta giornata per Piombino e per le Istituzioni. Non si possono imporre scelte di questo genere
“Oggi non è una bella giornata per Piombino, e neanche per le Istituzioni del nostro Paese: serviva una valutazione di impatto ambientale e non un percorso autorizzativo con queste caratteristiche, servivano più trasparenza e approfondimento. Non lo hanno voluto fare.”
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, che nei prossimi giorni si farà promotore con l’inizio dell’attività parlamentare e del governo di un’iniziativa unitaria rivolta a tutte le forze politiche interessate alla vicenda.
“Lo ripeto per l’ennesima volta: i cittadini di Piombino non sono il partito del no, sanno bene che il Paese è di fronte ad un’emergenza energetica, - prosegue il leader di SI - ma siamo di fronte anche a due problemi, se servono alcuni rigassificatori se ne discuta ma non si impongano, e però contemporaneamente si avviino politiche per produrre in Italia energie pulite in modo da non trovarci fra 3 anni in queste stesse condizioni si emergenza. Non hanno voluto seguire nessuna di queste due strade”
“E poi non tutte le opere sono uguali: quella che vogliono realizzare in quel porto è un’infrastruttura in mezzo alla città. Una città che peraltro ha già pagato prezzi altissimi i termini di danni ambientali.
“Ora c’è un nuovo Parlamento, ci sarà fra poco - conclude Fratoianni - un nuovo governo: deve essere l’occasione per trovare una collocazione alternativa e più sicura a quella nave.”
Lo rende noto l’ufficio stampa di SI